I Paesi della coalizione che combatte l’Isis e la Russia hanno sempre sostenuto di non “mettere gli stivali” a terra. Ora qualcuno apre la porta. L’Arabia Saudita è pronta a interventi di terra. E la Russia accusa la Turchia di progettare un attacco.
Perché Riad ha reso noto la sua disponibilità a collaborare a un intervento di terra in Siria? Siamo vicini a una svolta nella guerra all’Isis? La risposta, per dirla con Shakespeare, non sta solo nelle stelle ma anche dentro i meccanismi che regolano le dinamiche internazionali.
L’annuncio saudita non è un atto isolato. E’ piuttosto figlio del comune sentire diffuso nei circoli politici e diplomatici occidentali e nordafricani. Riad, insomma, fa una proposta che ha già le gambe e deve solo aprire il dibattito tra gli alleati contro l’Isis.
Dietro l’offerta armata saudita si cela però anche la storica rivalità con l’Iran. Dopo l’insediamento di un governo sciita a Baghdad, gli sceicchi di Riad non possono permettere un consolidamento di Assad appoggiato dall’Iran. Quindi, meglio sostenere alcune formazioni ribelli sunnite.
La Siria non è l’unica a promuovere un’operazione di terra. Si è fatta avanti anche la Turchia. Il portavoce del Ministero della difesa russo ha comunicato che Ankara starebbe preparando un’invasione militare sul territorio turco. Il Ministero della difesa russo ha comunicato che “sta registrando un incremento nei segnali che indicano movimenti segreti delle forze armate turche finalizzati a operazioni attive nel territorio della Siria”.
mi sembra di sognare…….Russia, Turchia, Arabia Saudita, Paesi Europei, America e altri stanno decidento se sia opportuno intraprendere “un’azione di terra” cioè invadere la Siria e scatenare, dentro il suo territorio, una guerra senza nemmeno preoccuparsi del parere del governi della Siria stessa perché, che piaccia o meno Assad, la Siria ha un governo che però non viene nemmeno preso in considerazione e addirittura si vuole imporre la convivenza fra due fazioni, all’interno della Siria che a tutt’oggi é un Paese sovrano, che non ne vogliono sapere. Allora con la stessa logica si darebbe potuto intervenire in Irlanda o invadere tutti i Paesi della ex Jugoslavia (forse si sarebbero evitate stragi e pulizie etniche). Diciamola come va detta, la Russia vuole mettere un piede stabile in MO, la Turchia si vuole sbarazzare una volta per tutte del “problema curdo” come a suo tempo affrontò il “problema armeno”, Ryad vuole evitare la la Siria diventi una sorta di colonia iraniana e Teheran vuole il predominio nell’area tolto di mezzo Saddam. Ma in tutto questo quadro, i siriani che c’entrano? Non mi pare sia il Governo della Siria a chiedere aiuto, quindi non di aiuto si tratterebbe, ma di una vera invasione organizzata da alcuni Paesi e noi dovremmo farci anche coinvolgere?