
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama dà l’impressione di non volere una collaborazione troppo stretta con la Russia. La stessa impressione la dà Vladimir Putin. Il presidente della Russia annuncia pubblicamente di volere un’alleanza con gli Usa, ma poi mette in campo azioni che rendono difficile il dialogo. Vista nel suo complesso, la situazione sembra scivolare di nuovo al tempo della Guerra Fredda.
Dopo gli attentati di Parigi e l’attacco di San Bernardino, Putin e il presidente francese Francois Hollande proposero una coalizione politica e militare di Russia, Europa e Usa contro lo Stato Islamico in Siria, Iraq e Libia. La Casa Bianca non ha mai risposto a quella proposta. Il silenzio di Washington è stato interpretato però a livello internazionale come un dissenso. Eppure, una grande alleanza tra Mosca, Washington e Bruxelles contro l’Isis servirebbe anche a ridare stabilità alle tensioni innescate con la crisi in Ucraina. Soprattutto, l’accettazione di una grande alleanza smorzerebbe le perturbazioni pericolose delle relazioni internazionali scatenate dall’abbattimento del jet russo da parte dei turchi e l’invito della Nato al Montenegro ad aderire all’Alleanza Atlantica. Le minacce russe alla Turchia come risposta all’abbattimento del suo caccia, da un lato, e il chiaro tentativo della Nato di espandersi ancora verso la Russia dall’altro, mettono a rischio la stabilità e lo status quo internazionale. Washington e Mosca stanno perdendo un’occasione storica per la stabilità mondiale? E gli altri attori (Ue, Cina) che fanno?
[…] Usa e Russia, partita a scacchi da Guerra Fredda […]