Sei vice-presidenti, 27 Commissari (11 le donne), la Commissione Europea che ha presentato Ursula von der Leyen, è pronta a iniziare a lavorare.
La nuova Commissione Europea, annunciata nel settembre 2024 e guidata nuovamente da Ursula von der Leyen, è composta da 27 commissari provenienti dagli Stati membri dell’UE. Questa nuova formazione si distingue per alcune figure chiave e una forte enfasi su temi di rilevanza strategica come la transizione ecologica, la sovranità tecnologica e la difesa.
La Commissione Europea di Ursula
Tra i principali nomi, Ursula von der Leyen (Germania) continua come presidente della Commissione, mentre i vicepresidenti esecutivi sono:
1. Teresa Ribera (Spagna), responsabile per la transizione ecologica e competitiva.
2. Henna Virkkunen (Finlandia), incaricata di sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia.
3. Stéphane Séjourné (Francia), che si occuperà della strategia industriale e della prosperità.
4. Roxana Minzatu (Romania), focalizzata su persone, competenze e preparazione.
5. Raffaele Fitto (Italia), responsabile per coesione e riforme.
6) Kaja Kallas(Estonia), alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza.
L’Italia è rappresentata da Raffaele Fitto, già ministro per gli Affari Europei del governo Meloni, che avrà il compito di guidare politiche di coesione e le riforme, una posizione cruciale per lo sviluppo delle regioni più svantaggiate e la gestione dei fondi europei. Altri ruoli strategici includono Wopke Hoekstra (Paesi Bassi) per il clima e la crescita pulita, Andrius Kubilius (Lituania) per la difesa e lo spazio, e Magnus Brunner (Austria) per gli affari interni e la migrazione, che si concentrerà sull’attuazione del Patto sull’asilo e la migrazione.
Un aspetto innovativo della nuova Commissione è l’attenzione a settori emergenti come la sostenibilità ambientale, con un portafoglio dedicato alla resilienza idrica e all’economia circolare (guidato da Jessika Roswall, Svezia), e la salute e il benessere animale (affidato a Olivér Várhelyi, Ungheria).
Nonostante la presenza di importanti leader femminili, la Commissione è stata criticata per non aver raggiunto la parità di genere: solo 11 dei 27 commissari sono donne.