L’Alta Corte israeliana boccia il ministro ultraortodosso del premier Netanyahu.
Aryeh Deri è il leader più influente del Shas, partito ortodosso ultranazionalista di Israele. Soprattutto è un ministro del governo di Benjamin Netanyahu, che per la sesta volta fa il premier dello Stato.
La Corte suprema israeliana ha stabilito che il primo ministro deve licenziare un alleato chiave dal nuovo governo del paese, prospettando al leader israeliano una potenziale crisi di coalizione e riaprendo la questione del potere dei tribunali.
Dieci degli 11 giudici dell’Alta Corte hanno stabilito che Aryeh Deri, l’influente capo del partito ultra-ortodosso Shas che ha prestato servizio ripetutamente nei precedenti governi di Netanyahu, è interdetto dall’incarico di ministro dopo essere stato condannato l’anno scorso per reati fiscali e collocato in libertà vigilata nell’ambito di un patteggiamento. Deri si è impegnato a non dimettersi e dopo la sentenza ha incontrato Netanyahu. La sentenza della Corte arriva in mezzo alle polemiche causate dalla proposta governativa di riforma del sistema giudiziario israeliano.