Uganda attacca campi ribelli in Congo

I ribelli accusati di avere ucciso i caschi blu dell’Onu. Offensiva concordata con la Repubblica Democratica del Congo.

L’esercito dell’Uganda ha attaccato i campi ribelli insediati in Congo. L’offensiva militare è stata condotta con bombardamenti aerei e artiglieria pesante. Non c’è stato un ingresso dei militari ugandesi nel territorio congolese.

L’operazione militare è stata lanciata dopo l’uccisione di 14 caschi blu dell’Onu nel Congo orientale lo scorso 7 dicembre. Secondo le autorità militari ugandesi, i terroristi che hanno messo a segno l’attacco sono i ribelli dell’Allied Democratic Forces (Adf), provenienti dai campi di addestramento nella giungla congolese. Il governo di Kampala sospetta che i ribelli stessero progettando attività ostili anche in Uganda.

L’offensiva è cominciata in pieno accordo e consenso con il governo del Congo e la piena cooperazione tra funzionari dell’intelligence dei due Stati. Non si hanno notizie di quanti ribelli siano stati uccisi durante l’incursione militare.

L’Adf è un movimento nato in Uganda come forza di ribelli contro il governo e ha realizzato una serie di attentati con bombe negli anni ’90. Una campagna militare li ha obbligati a rifugiarsi nella zona orientale della Repubblica Democratica del Congo. Da qui, hanno sempre organizzato attacchi contro i civili in Congo.

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