Rimane alta la tensione tra Russia e Usa sull’Ucraina. Washington teme che Putin sia alla ricerca di un pretesto per usare armi nucleari.
Ancora civili morti e feriti nella campagna militare russa in Ucraina. Sono 11 le vittime delle bombe dell’esercito di Vladimir Putin e almeno 14 i feriti nella giornata del 26 ottobre. Colpite le regioni del Donetsk, di Kharkiv, Kherson e Zaporizhia.
Cresce anche la tensione tra Russia e Usa sull’Ucraina. Anthony Blinken, segretario di Stato americano, ha spiegato alla rivista Bloomberg di avere avvertito Putin delle conseguenze che ci saranno se la Russia usasse armi nucleari.
L’avvertimento arriva a seguito dell’accusa del Cremlino all’Ucraina di preparare “un’arma sporca” da usare contro la Russia, paventando un alto rischio di guerra mondiale.
L’arma, secondo l’agenzia Ria Novosta, vicina al Cremlino, sarebbe un razzo simile a un missile Iskander da lanciare sulla centrale nucleare di Chernobyl e incolpare la Russia. Il governo di Kiev nega la teoria dell’arma sporca e dice di aspettare l’Aiea a Zaporizhia.
Le cancellerie occidentali temono che si tratti dell’ennesimo pretesto di Putin per creare un casus belli e attaccare l’Ucraina con armi nucleari giustificando l’impiego come un mezzo per prevenire l’attacco ucraino.
Intanto, il presidente Volodymyr Zelensky annuncia che la Russia ha usato finora in Ucraina almeno 400 droni iraniani. Botta e risposta a distanza tra Roma e Mosca. I russi incolpano l’Italia per avere escluso la delegazione di Mosca dalla riunione sulla lotta alla proliferazione di armi nucleari. Roma risponde dicendo che la Russia sapeva benissimo di essere stata esclusa da una nota trasmessa dal governo italiano.