Ucraina: nulla di fatto a Ginevra tra Russia e Stati Uniti

Si chiude con un nulla di fatto il vertice sull’Ucraina a Ginevra tra Russia e Stati Uniti. Il vice-ministro degli esteri russo, Sergei Ryabkov, ha incontrato la sua controparte americana Wendy Sherman nella sede Onu della città svizzera.

Mosca e Washington sono più lontane sull’Ucraina e faticano a trovare punti di convergenza. Sordi come due mercanti al momento dell’acquisto di merce, i due Paesi si fanno reciprocamente richieste che l’altro non può accettare. Il copione è stato questo anche nel summit di Ginevra. Positiva l’atmosfera cordiale nonostante le divergenze.

La Russia, come ormai noto, ha ammassato i suoi militari vicino al confine ucraino e richiede che la Nato – e gli Usa- rinuncino all’espansione dell’Alleanza a est, inglobando Ucraina e Georgia. Per Washington e Kiev i russi hanno almeno 100.000 soldati al confine e si prepara a sferrare un attacco per invadere l’Ucraina. Mosca nega ogni piano di aggressione, ma naturalmente pesa sul Cremlino l’invasione della Crimea di otto anni fa.

Su una cosa almeno le due potenze sono d’accordo: Russia e Stati Uniti hanno punti di vista diversi su quanto debba essere fatto. Così ha spiegato il rappresentante russo dopo l’incontro di Ginevra.

Per il resto è stato il solito botta e risposta. La Russia vuole garanzie che l’Ucraina non farà mai parte (Ryabkov ha ripetuto la parola mai ben 3 volte) della Nato. Gli Stati Uniti rispondono con la Sherman che non possono dare questa garanzia e che nessuno si può permettere di chiudere sbattendo la politica della porta aperta della Nato.

Entrambe le parti hanno confermato la dichiarazione russa di non volere invadere. Ryabkov ha detto che è una cosa che non potrebbe mai accadere. Sherman ha aggiunto che non sapeva se la Russia fosse disposta a diminuire l’escalation.

Ryabkov ha detto che la Russia risponderebbe in modo “tecnico-militare” se i colloqui dovessero interrompersi. Probabilmente il vice-ministro russo fa un riferimento al ridispiegamento di missili nucleari a raggio intermedio (INF) in Europa, che secondo lui potrebbe accadere se l’Occidente si rifiutasse di dare risposte.

Sherman ha affermato che nessun paese può cambiare i confini di un altro con la forza, invitando la Russia a ridurre la tensione riportando le sue truppe in caserma. Ha anche aggiunto che gli Stati Uniti erano interessati a parlare di un possibile accordo sui missili INF sulla falsariga dell’ormai defunto trattato INF tra Stati Uniti e Russia.

Gli Stati Uniti si sono formalmente ritirati dallo storico patto INF del 1987 con la Russia nell’agosto 2019 dopo aver stabilito che Mosca stava violando il trattato, un’accusa che il Cremlino ha negato.

Il trattato, negoziato dall’allora presidente Usa Ronald Reagan e dal leader sovietico Mikhail Gorbachev ha vietato i missili terrestri con una portata compresa tra 310 e 3.400 miglia (500 e 5.500 km).

Sherman l’ha definita una discussione franca e schietta, mentre Ryabkov ha detto che era difficile ma professionale e che gli Stati Uniti si erano avvicinati seriamente alle proposte russe.

Ha affermato che la Russia deciderà sulle prospettive di progresso dopo ulteriori incontri con i membri della NATO a Bruxelles mercoledì e con l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa a Vienna giovedì.

Fonte: Reuters

2 COMMENTS

  1. Io penso che è l’Occidente che spera che la Russia attacchi l’Ucraina, in modo così da poter portare avanti i suoi piani di conquista. La Russia è sempre stata, nella sua storia, oggetto di tentativi di conquista da parte dei paesi confinanti e occidentali, non mi risulta che truppe russe siano arrivate a Parigi, Roma, Londra ecc., e per questo non si fida delle v arie promesse e vuole avere ai suoi confini Paesi non disposti ad aggredirla. Non so cosa direbbero gli USA se la Russia o la Cina e suoi alleati facessero manovre militari ai suoi confini o peggio ancora metterebbero lì loro basi. Gli USA hanno poi centinaia di basi sparse in tutto il mondo, solo in Italia ce ne sono decine e migliaia di soldati, quanti suoi alleati hanno basi negli USA?. E’ che gli USA considerano ancora il mondo un loro protettorato e guai a chi si oppone, comunque l’Europa o fa una politica seria e multilaterale oppure finirà per diventare una colonia, come da anni lo è l’Italia. alvaro

  2. La UE sta stupidamente collaborando con gli USA a fare la propria rovina. Gli Stati Uniti stanno giocando sulla pelle degli europei. Ipocrisia USA indecente. Gli USA prima organizzano un colpo di stato in Ucraina (ricordate le parole della Nuland contro un presidente democraticamente eletto e contro la sovranità dell’Ucraina, la stessa sovranità che adesso dicono di voler difendere. Creano conflitti, circondano la Russia di basi, e ci sarebbe prima di tutto da chiedersi ma che ci fanno questi americani a migliaia di chilometri da casa loro ? Perchè non se ne stanno a casa loro ? Potrebbero dire per difenderci, ma gli americani difendono solamente i loro interessi. Provocano i conflitti dai quali dicono di volerci difendere per renderci loro sudditi. La verità è che gli USA VOGLIONO LA GUERRA alla Russia ma contro l’Europa, che ne sarebbe il teatro, per indebolirla, Hanno anche tutti i militari ritirati dall’Afghanistan disoccupati e cosa di meglio di una bella guerra alla Russia. L’Europa ha vissuto un periodo di pace che ha portato benessere e l’ha resa più forte ma questo non va bene agli USA che stanno facendo di tutto per provocare un conflitto in casa nostra non in casa USA dove staranno tranquilli. L’Europa ne verrà sicuramente indebolita, con soddisfazione degli USA che non vogliono una Europa forte. La pace e un rapporto di buona collaborazione con la Russia arricchirebbe e renderebbe più forte l’Europa e non piace agli USA che vedono messo in gioco il loro predominio e il loro potere sui servi governi europei.

Leave a Reply