Annettere l’Ucraina nella Nato senza i territori occupati dai russi. La proposta dell’ex-segretario generale dell’alleanza militare.
L’ex-segretario generale della Nato, Andres Fogh Rasmussen, ha proposto l’adesione dell’Ucraina nella Nato, escludendo i territori attualmente occupati dalla Russia. La notizia la riporta il Guardian.
Rasmussen ha spiegato che non si può rinviare di un anno l’entrata di Kiev nell’Alleanza Atlantica. Secondo l’ex-segretario Nato occorre costruire una nuova architettura di sicurezza europea che includa l’Ucraina. Se la Nato invita ufficialmente l’Ucraina a far parte dell’alleanza militare, c’è il rischio che essendo un Paese in guerra scatterebbe il meccanismo di sicurezza collettiva previsto dall’articolo 5 dello Statuto. Il pericolo di un conflitto Nato-Russia, chiosa Rasmussen, si ridurrebbe però nel caso che restino fuori i territori occupati dalla Russia.
Il dubbio tedesco sull’Ucraina nella Nato
La proposta del politico danese che ha guidato la Nato per diversi anni potrebbe essere funzionale al conflitto attuale. Applicarla però comporterebbe un riconoscimento implicito dei territori ucraini annessi alla Russia con il referendum del settembre 2022. La Russia si accontenterebbe di questo per cessare il fuoco? Volodymyr Zelensky sarebbe d’accordo a una rinuncia implicita dei territori ucraini? Difficile supporlo per entrambe le parti. L’effetto potrebbe essere contrario. Far percepire a Mosca una ulteriore minaccia proveniente dalla Nato. E arrivare ai limiti di un conflitto distruttivo.
Intanto, è arrivata la risposta della Russia. La portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che l’adesione dell’Ucraina alla Nato è inaccettabile per la Russia sotto qualsiasi forma. E’ il pensiero di Mosca dopo la proposta Rasmussen.