Governo ucraino e britannico lavorano insieme per liberare i due cittadini britannici condannati a morte da un tribunale del Donetsk occupato dai russi. Il giudice ha considerato mercenari i due inglesi e il marocchino arrestato con loro: Aiden Aslin, Shaun Pinner e Brahim Saaudun. Londra risponde che i due cittadini britannici e quello marocchino sono arruolati nelle forze armate ucraine, vivendo nel Paese da molti anni. Di conseguenza sono protetti dalla Convenzione di Ginevra sul diritto di guerra. Il giudice invece non ha applicato il diritto internazionale umanitario che tutela i combattenti. Una scelta grave, replicano da Downing Street e Kiev. A fare aumentare la tensione sono state le parole del Ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov che ha liquidato la questione dicendo che “decidono le leggi del Donetsk”. Una posizione da Ponzio Pilato che non stupisce nessuno. Intanto il presidente francese Emmanuel Macron, in pieno clima elettorale, lascia trapelare la notizia che Parigi è pronta per un’operazione volta a sbloccare il porto di Odessa nonostante le acque minate. L’obiettivo è consentire il trasporto dei cereali ucraini. L’Eliseo non ha ancora fatto sapere nulla sui dettagli di questa operazione. Dal fronte si apprende che le forze ucraine hanno allontanato i russi dalla zona di Zaporizhzhia dove si trova la più grande centrale nucleare del Paese. Successo per gli ucraini anche a Lugansk, nel Donbass, dove a Kadyivka hanno eliminato una base di Wagner, il gruppo di mercenari russi. A Mariupol si fa sempre più seria la diffusione di colera.