L’Ucraina ha ricevuto i primi cacciabombardieri F-16 di fabbricazione Usa. Resta il nodo della formazione dei piloti.
L’agenzia statunitense Bloomberg riporta che l’esercito di Kiev ha ricevuto i primi cacciabombardieri F-16 di fabbricazione Usa. Pochi aerei da quanto si apprende sul sito dell’Agenzia. Bloomberg però non scrive quale sia il Paese che ha fornito gli aerei militari all’Ucraina.
Sulla fornitura degli F-16 c’è stato nell’ultimo anno un dibattito intenso tra i Paesi occidentali. Soprattutto in riferimento all’opportunità o meno di consegnare all’esercito di Volodymyr Zelensky i cacciabombardieri valutando la possibile reazione russa.
Alla fine diversi Paesi hanno dato il via libera alla consegna degli aerei militari purché avessero una funzione difensiva. In particolare, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Canada, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania e Svezia hanno rappresentato il primo blocco di Stati che si sono impegnati a trasferire i cacciabombardieri a Kiev per aiutare l’esercito ucraino a contrastare la forza d’urto dell’aviazione russa.
Come il Nord Europa affronta la minaccia della Russia
Questa “coalizione degli F-16“, come è stata in seguito chiamata, ha avuto di recente l’adesione anche di Grecia, Stati Uniti, Bulgaria e Francia. Tra i problemi che si sono presentati c’è quello dell’impreparazione dei piloti. Gli F-16 necessitano di una formazione e addestramento particolare, che richiedono tempi lunghi. Inoltre, la gestione di questi cacciabombardieri a tecnologia avanzata richiede una dotazione logistica specifica che le basi militari ucraine non possiedono. Sebbene i Paesi occidentali abbiano avviato il percorso di formazione per i piloti ucraini, è comunque in valutazione, per accelerare i tempi e potenziare la difesa ucraina, il dispiegamento dei cacciabombardieri in basi militari esterne all’Ucraina, dotate del necessario supporto logistico, come in Polonia, membro della Nato, così da dissuadere anche l’aggressione russa, impiegando non solo piloti dell’esercito di Kiev.