Turismo e trasporti: le proposte della Commissione Europea

Come rilanciare il turismo e i trasporti europei nel 2020 al tempo della pandemia? La Commissione Europea presenta un pacchetto di misure per allentare le restrizioni sui viaggi e riaprire le imprese turistiche.

La Commissione Europea ha presentato un pacchetto di proposte per consentire il rilancio di turismo e trasporti, un settore duramente colpito dalla crisi causata dal Coronavirus. Tra queste c’è l’allentamento graduale delle restrizioni ai viaggi e alle frontiere interne, e la riapertura delle imprese turistiche nel rispetto delle regole sanitarie di protezione e sicurezza individuale.

In realtà alcuni Stati hanno iniziato a consentire il passaggio alle proprie frontiere.

Gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati Germania e Austria.


Cosa prevede il pacchetto di misure

l pacchetto della Commissione per il turismo e i trasporti comprende, secondo il sito istituzionale della rappresentanza italiana dell’esecutivo europeo:

  • una strategia complessiva volta alla ripresa nel 2020 e oltre;
  • un approccio comune per il ripristino della libera circolazione e l’eliminazione delle restrizioni alle frontiere interne dell’UE in modo graduale e coordinato;
  • un quadro a sostegno del graduale ripristino dei trasporti, che garantisca nel contempo la sicurezza dei passeggeri e del personale;
  • una raccomandazione che punta a far sì che i buoni di viaggio siano per i consumatori un’alternativa attraente al rimborso in denaro;
  • criteri per la ripresa graduale e in sicurezza delle attività turistiche e per lo sviluppo di protocolli sanitari per le strutture ricettive quali ad esempio gli alberghi.

E’ un insieme di misure e raccomandazioni fondate sui principi di sicurezza. La Commissione intende salvaguardare e rilanciare un settore, come quello turistico, che rappresenta il 10% dell’economia europea. Con milioni di posti di lavoro legati all’industria turistica.

Sebbene il pacchetto preveda la rimozione graduale dei divieti a viaggiare e dei controlli al confine, saranno mantenute tutte le misure e gli standard sanitari preventivi previsti per l’emergenza Coronavirus. Come il divieto di spostarsi in presenza di febbre.

Le fasi prevedono prima la possibilità di spostamento per i lavoratori stagionali del turismo, poi un allentamento delle restrizioni tra i Paesi e infine la riduzione dei divieti di passaggio alle frontiere interne.


Cosa succede a turisti e viaggiatori

Sul sito web della rappresentanza italiana della Commissione Europea si scrive che l’Ue si sta impegnando affinché i cittadini possano tornare a viaggiare con sicurezza e fiducia. Per garantire questo, la Commissione si impegna a ripristinare la libertà di circolazione e a eliminare i controlli alle frontiere interne in sicurezza.

Per il turismo è fondamentale la libera circolazione e lo spostamento transfrontaliero. Più gli Stati riusciranno a limitare la circolazione del virus, maggiori saranno le aperture che i Paesi membri dell’Ue potranno fare.

Qualora la situazione sanitaria non giustifichi un’eliminazione generalizzata delle restrizioni, la Commissione propone un approccio graduale e coordinato che inizi con l’eliminazione delle restrizioni tra zone o Stati membri che presentano situazioni epidemiologiche sufficientemente simili.


Il principio di non discriminazione

La Commissione ha stabilito che uno Stato membro che decide di consentire i viaggi nel proprio territorio o in regioni e zone specifiche all’interno del proprio territorio, dovrebbe farlo in modo non discriminatorio.

Ciò significa consentire i viaggi da ogni zona, regione o paese dell’UE che presenti condizioni epidemiologiche simili. Nella stessa ottica, le restrizioni devono essere eliminate senza discriminazioni, per tutti i cittadini dell’UE e per tutti i residenti dello Stato membro interessato, indipendentemente dalla cittadinanza, e dovrebbero essere applicate a tutte le parti dell’Unione che presentano una situazione epidemiologica simile.


Turismo e trasporto

La Commissione Europea è impegnata a garantire un trasporto che tuteli la salute di lavoratori e passeggeri.

A questo riguardo, Bruxelles ha approvato alcuni orientamenti per il ripristino sicuro e graduale del trasporto dei passeggeri per via aerea, ferroviaria, stradale e per vie navigabili.

Questi orientamenti formulano una serie di raccomandazioni, quali ad esempio la necessità di limitare il contatto tra i lavoratori del settore e i passeggeri, e tra i passeggeri stessi, e la riduzione, se possibile, della densità dei passeggeri.

Gli orientamenti contengono anche indicazioni sull’uso dei dispositivi di protezione individuale, quali ad esempio le mascherine, e su protocolli adeguati in caso di passeggeri che presentino sintomi da Coronavirus. Gli orientamenti formulano inoltre raccomandazioni per ciascun modo di trasporto e invitano gli Stati membri a coordinarsi alla luce del ripristino graduale dei collegamenti.


Servizi turistici in sicurezza

La Commissione ha stabilito un quadro comune che fissa i criteri per la ripresa graduale e in sicurezza delle attività turistiche e che sviluppa protocolli sanitari per gli alberghi e gli altri tipi di strutture ricettive con l’obiettivo di proteggere la salute degli ospiti e dei dipendenti. Tali criteri comprendono prove epidemiologiche, predisposizione di capacità sufficiente dei sistemi sanitari a beneficio della popolazione locale e dei turisti, solidi sistemi di sorveglianza e monitoraggio e capacità di effettuare test e tracciamento dei contatti. Questi orientamenti consentiranno ai cittadini di soggiornare presso alberghi, campeggi, bed and breakfast o altre strutture ricettive per le vacanze, di mangiare e bere nei ristoranti, bar e caffè e frequentare spiagge e altri spazi ricreativi all’aperto in sicurezza.


Rimborsi o voucher per i viaggi cancellati?

Una delle grandi questioni per i turisti europei è quella ci capire cosa succede se i loro viaggi vengono cancellati per l’emergenza sanitaria.

La commissaria europea Margrethe Vestager ha spiegato che i cittadini europei hanno tutto il diritto a chiedere la restituzione della somma versata. Tuttavia, la Vestager ha detto che sarebbe meno gravoso chiedere i voucher sostitutivi perché aiuterebbe l’industria turistica molto in crisi in questo periodo.

I buoni a carattere volontario dovrebbero essere protetti in caso di insolvenza di chi li ha emessi, avere un periodo minimo di validità di 12 mesi ed essere rimborsabili dopo al massimo un anno, se non utilizzati. Dovrebbero inoltre offrire flessibilità sufficiente, consentire ai passeggeri di viaggiare sulla stessa tratta alle stesse condizioni di servizio o permettere ai viaggiatori di concludere un contratto per un pacchetto turistico con servizi dello stesso tipo o di qualità equivalente. I buoni dovrebbero anche essere trasferibili a un altro viaggiatore.


Le misure per le imprese turistiche

La Commissione intende sostenere il turismo europeo con le seguenti iniziative.

  • Garanzia di liquidità per le imprese turistiche, in particolare le PMI, attraverso:

o flessibilità nel quadro delle norme in materia di aiuti di Stato, che consenta agli Stati membri di introdurre regimi, quali i regimi di garanzia per i buoni e altri regimi di liquidità, per sostenere le imprese dei settori dei trasporti e dei viaggi e per garantire che siano soddisfatte le richieste di rimborso dovute alla pandemia di coronavirus. La Commissione, previa notifica da parte dello Stato membro interessato, può approvare molto rapidamente i regimi per i buoni;

finanziamenti dell’UE: l’UE continua a fornire, in regime di gestione concorrente con gli Stati membri, liquidità immediata alle imprese colpite dalla crisi tramite l’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus. La Commissione ha inoltre messo a disposizione, con il Fondo europeo per gli investimenti, fino a 8 miliardi di € di finanziamenti per 100 000 piccole imprese colpite dalla crisi.

  • Salvaguardia dei posti di lavoro con un contributo finanziario fino a 100 miliardi di € dal programma SURE:

il programma SURE aiuta gli Stati membri a coprire i costi dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e di misure analoghe che consentano alle imprese di salvaguardare i posti di lavoro. La Commissione sostiene inoltre i partenariati tra i servizi per l’impiego, le parti sociali e le imprese per facilitare la riqualificazione professionale, specialmente per i lavoratori stagionali.

  • Collegamento dei cittadini all’offerta turistica locale, promozione delle attrazioni e del turismo locali e dell’Europa come destinazione turistica sicura:

la Commissione collaborerà con gli Stati membri alla promozione di un sistema di buoni “di sostegno” nell’ambito del quale i clienti potranno sostenere i loro alberghi o ristoranti preferiti. La Commissione sosterrà inoltre delle campagne di comunicazione paneuropee volte a promuovere l’Europa come meta turistica d’eccellenza.

A integrazione delle misure a breve termine, la Commissione continuerà a collaborare con gli Stati membri per promuovere il turismo sostenibile in linea con il Green Deal europeo e incoraggiare una trasformazione digitale dei servizi turistici per una scelta più ampia, una migliore assegnazione delle risorse e nuove modalità di gestione dei flussi turistici e di viaggio.

La Commissione organizzerà una convenzione europea sul turismo insieme alle istituzioni dell’UE, all’industria, alle regioni, alle città e alle altri parti interessate per costruire insieme il futuro di un ecosistema turistico europeo sostenibile, innovativo e resiliente: l'”Agenda europea per il turismo 2050″.

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