Il trattato Cieli Aperti consente ai 34 Paesi firmatari di sorvolare reciprocamente i territori con aerei per vigilare sulla mobilitazione di forze e eventuali comportamenti aggressivi.
Il governo degli Stati Uniti ha annunciato in questi giorni il ritiro dal trattato “Cieli Aperti”, Open Skies. Era stato negoziato dagli Usa e altri 33 Paesi nel 1992 al tempo dell’ex presidente repubblicano George Bush. La sua entrata in vigore però è del 2002 con 35 Paesi aderenti. Tra questi anche Russia e Stati Uniti. Il Patto prevede che gli Stati firmatari possono sorvolare reciprocamente i cieli con aerei privi di armi. L’obiettivo è la vigilanza sulla eventuale formazione e addestramento di forze, e su comportamenti aggressivi.
La ragione di fondo del trattato Cieli Aperti è quella di promuovere un maggior clima di fiducia tra i Paesi e ridurre la tensione tra Washington e Mosca, che poteva condurre a una guerra.
Perché Trump abbandona il trattato cieli aperti?
Il presidente Usa accusa la Russia di non attenersi alle regole. Quindi si ritira.
Inoltre, i servizi americani e il Pentagono accusano Mosca di avere impedito il sorvolo su una città russa dove ci sarebbero armi nucleari puntate contro l’Europa.
Infine, ritiene che oggi per monitorare azioni aggressive e addestramenti di forze di combattimento è sufficiente il satellite senza ricorrere ai voli di sorveglianza.
Il presidente americano lascia comunque uno spiraglio perché non esclude la possibilità di fare un nuovo accordo o rivedere quello attuale.
La ritirata dal Trattato è un altro passo di Trump verso la demolizione del sistema multilaterale. Dopo l’uscita dall’Inf (trattato per l’eliminazione dei missili di medio e corto raggio) all’inizio del 2019, il leader americano dà un’altra spallata al multilateralismo uscendo dall’accordo open skies.
Usa e Russia fanno morire il trattato Inf
Per ora la scelta di Trump ha avuto la conseguenza di fare litigare Europa e Stati Uniti. A Bruxelles, la conferenza degli ambasciatori dell’Unione Europea ha emesso, fatto insolito, un comunicato nel quale si riporta che l’Ue non segue l’America su questa strada e resterà nel trattato.