Cinque cose da sapere sul piano di strategia internazionale pubblicato in allegato. Russia e Cina sono minacce al predominio economico Usa. E attacca la politica estera di Obama.
Il presidente Usa Donald Trump spiega il documento di 68 pagine sulla strategia di sicurezza nazionale elaborato dai tecnici della Casa Bianca. Ci sono voluti 11 mesi di lavoro per la produzione del piano strategico, che contiene le promesse elettorali del Capo di Stato americano. Filo conduttore, leit-motiv della strategia di sicurezza Usa rimane il principio dell’American First, cavallo di battaglia di Trump in tutti i campi della politica estera.
Il documento sulla nuova strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti
Ecco cinque cose da sapere sul documento e la nuova strategia degli Stati Uniti:
- Russia e Cina sono potenze rivali degli Usa. Tuttavia, gli Stati Uniti devono lavorare per costruire una grande partnership con i due Paesi. Di fatto Trump non fa altro che mettere in campo una realpolitik di vecchia data. Prima di lui c’erano stati altri celebri maestri della diplomazia, come Henry Kissinger, George Kennan o John Foster Dulles. Come esempio di cooperazione, il presidente Usa ha ricordato la telefonata ricevuta da Vladimir Putin per ringraziarlo dell’intervento della Cia che ha permesso di sventare un attentato a San Pietroburgo. In alcuni passaggi del documento, i due Stati sono a volte definiti come “potenze revisioniste”.
- I quattro pilastri del piano di sicurezza nazionale. Trump ha spiegato che la strategia di sicurezza Usa passa attraverso quattro temi centrali: la protezione del territorio americano, il sostegno alla prosperità Usa, il perseguimento della pace attraverso l’uso della forza, l’estensione dell’influenza americana nel mondo. Non ha mai fatto un riferimento al cambiamento climatico e ai diritti umani.
- Rendere l’America di nuovo grande. E’ stato lo slogan della campagna elettorale di Trump nel 2016: Make America Great Again. Il presidente Usa ha criticato le amministrazioni precedenti perché “hanno perso di vista il destino dell’America” sacrificandone la leadership e il carisma. Trump ha detto di essere orgoglioso di avere riportato gli Stati Uniti a livelli di nuovo alti. “L’America sta ritornando, e sta diventando forte, tutto il mondo ha rivisto il segno degli Usa nel giro di un anno”, ha dichiarato. Per questa ragione, Washington non chiuderà più un occhio davanti alle violenze, agli imbrogli e all’aggressione economica.
- Corea del Nord e Pakistan. Il documento condanna il Paese di Kim Jon-un per il suo spericolato programma di armamenti nucleari e di test missilistici. Ma critica anche il Pakistan per non avere fatto abbastanza per contenere e contrastare l’integralismo islamico.
- Muri e difesa. Secondo il documento della Casa Bianca, i Paesi alleati degli Stati Uniti devono rimborsare economicamente l’impegno americano nella difesa. Washington difende tutti i suoi alleati. E la nuova linea della Casa Bianca chiede il rimborso economico per l’impegno militare nella difesa degli alleati. Non poteva mancare come strumento di sicurezza nazionale il riferimento al muro con il Messico, un tema caro al presidente Usa. Muro al confine con il Messico e immigrazione, inclusa la riforma dei visti di ingresso, spiegano uno dei quattro pilastri descritti sopra: la protezione del terra (homeland) americana.
Infine, Trump ha criticato duramente la precedente politica estera americana di Barack Obama. Una politica che ha definito un “fallimento”.
La sintesi dell’intervento di Trump sulla strategia nazionale di sicurezza
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