Tesla guarda all’Africa e sceglie di comprare un componente delle batterie delle sue vetture in Mozambico. In questo modo Elon Musk, fondatore del celebre brand statunitense, riduce la dipendenza dalla Cina. Alla fine del 2021, Tesla ha firmato un accordo con la società australiana Syrah Resources, che gestisce le più grandi miniere di grafite al mondo.
Sebbene non sia stato comunicato il valore economico dell’accordo, Tesla ha reso noto che acquisterà la grafite da una fabbrica a Vidalia, in Louisiana, che si rifornisce nelle miniere di Balama in Mozambico di proprietà della Syrah Resources. L’azienda americana conta di acquistare – a partire del 2025- 8000 tonnellate di grafite all’anno, pari all’80% della sua produzione annuale, proveniente dalle miniere del Mozambico.
La strategia di Tesla è quella di ridurre la dipendenza della sua produzione dalla grafite cinese. La Cina controlla il mercato mondiale della grafite, il nuovo oro per il settore di tecnologia avanzata.