Taiwan aumenta la spesa per le armi di altri 9 miliardi di dollari

Aumenta il budget extra per la spesa in armi. Taiwan aggiunge 9 miliardi di dollari a quelli già stanziati.

Il governo di Taiwan vuole spendere 8,7 miliardi di dollari in più per armi e difesa militare. Il budget sarà speso nei prossimi cinque anni. Tra gli acquisti ci sono anche i missili. Taipei, capitale dell’isola di Taiwan, ha spiegato che l’aumento della spesa militare è dovuto alla minaccia cinese. Pechino considera Taiwan parte integrante del suo territorio.

La spesa militare è la terza voce più consistente del bilancio di Taiwan. Prima c’è solo la spesa sociale e l’istruzione, e la scienza e cultura. La crescita degli stanziamenti militari non sono una sorpresa. La presidente Tsai Ing-wen ha puntato fin dalla sua elezione nel 2016 sulla modernizzazione e potenziamento degli armamenti e delle forze armate. Con la spesa extra, il governo punta a acquistare navi da crociera, navi da guerra e equipaggiamento militare. Investimenti anche sulla flotta dei sottomarini e navi da guerra stealth.

Il budget si aggiunge ai 17 miliardi di dollari di spesa militare previsti per il prossimo anno. La proposta di bilancio deve approdare ancora in Parlamento per l’approvazione, che è scontata data la ampia maggioranza del partito di Tsai.

Dal Ministero della Difesa taiwanese hanno spiegato che i cinesi hanno investito molto in armamenti negli ultimi anni e hanno fatto provocazioni inviando aerei e navi nei mari e cieli taiwanesi.

Intanto, Taiwan avrebbe testato nuovi missili a lungo e medio raggio lungo le sue coste meridionali e orientali. Secondo alcuni analisti, l’esercito di Taipei sarebbe in grado di colpire obiettivi cinesi lontani.

La Cina considera Taiwan parte integrante del territorio nazionale in base al principio “una sola Cina”. A Taipei, però, è presente un esecutivo autonomo e l’isola si auto-definisce la Repubblica di Cina (ROC), sostenendo di essere un’entità statale separata dalla Repubblica Popolare Cinese.

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