Sudan: visita del rappresentante speciale USA. Il conflitto continua

Gli Stati Uniti inviano il loro rappresentante speciale in Sudan. Washington si impegna a mediare. Il conflitto continua.

Il rappresentante speciale degli Stati Uniti per il Sudan, Tom Perriello, è giunto nel paese per la sua prima visita ufficiale, con l’obiettivo di intensificare il flusso di aiuti umanitari verso milioni di persone colpite dalla crisi e cercare una via per porre fine alla devastante guerra civile.

Perriello ha visitato Port Sudan, la capitale de facto del governo guidato dall’esercito, situata sulla costa del Mar Rosso. Si tratta della prima visita in Sudan da parte di un alto funzionario statunitense dopo l’inizio del conflitto nell’aprile 2023, quando scoppiò la guerra civile tra le Forze Armate Sudanesi (SAF) e le Forze di Supporto Rapido (RSF), costringendo gli Stati Uniti a evacuare la loro ambasciata.

Guerra civile in Sudan

Sul fronte internazionale, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha vissuto una spaccatura significativa: la Russia ha posto il veto a una risoluzione che chiedeva alle parti in conflitto di cessare immediatamente le ostilità e garantire la consegna di aiuti umanitari. Il documento, redatto da Gran Bretagna e Sierra Leone, ha ottenuto il sostegno degli altri 14 membri del Consiglio, compresa la Cina, ma l’opposizione di Mosca ha bloccato l’iniziativa.

Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha definito la posizione russa “meschina, cinica e crudele”, sottolineando come essa invii un messaggio preoccupante alle fazioni in guerra, rafforzando un senso di impunità.

Il conflitto in Sudan, scatenato da una lotta di potere tra l’esercito e le RSF in vista di una transizione al governo civile, ha generato la più grave crisi di sfollamento a livello globale. Milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case, mentre la situazione umanitaria continua a peggiorare, con accesso limitato agli aiuti essenziali.

La visita di Perriello rappresenta un tentativo significativo da parte degli Stati Uniti di rafforzare la pressione diplomatica e trovare soluzioni per alleviare le sofferenze della popolazione sudanese. Tuttavia, la mancanza di consenso all’interno del Consiglio di Sicurezza e l’inasprimento del conflitto sul campo rendono il futuro del Sudan sempre più incerto.

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