Il Tribunale Penale Internazionale ha chiesto al Sudafrica l’arresto di Omar al Bashir, presidente del Sudan che si trovava a Johannesburg per partecipare a un vertice africano. Ma il presidente rientra in Sudan proprio mentre la Corte di Pretoria discuteva del suo arresto.

Il Presidente del Sudan al Bashir è rientrato in Sudan nonostante la richiesta di arresto pervenuta alle autorità sudafricane dalla Corte Penale Internazionale. A Bashir era stato ordinato di non lasciare il Sudafrica finché il tribunale non avesse esaminato la questione e preso una decisione. La Corte Penale internazionale ha emesso nel 2009 un mandato di cattura nei confronti del presidente sudanese accusato di crimini contro l’umanità e genocidio nel Darfur. Bashir si trovava a Johannesburg per partecipare a un vertice dell’Unione Africana. Le autorità giudiziarie sudafricane avevano ricevuto la richiesta dalla Corte Internazionale di arrestare il presidente sudanese. E proprio mentre la Corte di Pretoria discuteva della decisione, Bashir ha fatto rientro a Khartoum.
A causa del mandato di arresto internazionale e delle accuse rivolte, Bashir non ha mai potuto lasciare il Sudan. In Sudafrica è arrivato per il summit dell’Unione Africana nel quale si affronta la questione delle elezioni nel Burundi e le relative tensioni. Bashir, 71 anni, è in carica dal 1989 ed è stato rieletto lo scorso aprile con il 94% dei voti. Naturalmente respinge ogni accusa.