Sudan del Sud: c’è il governo di unità nazionale

Un anno e mezzo dopo la firma dell’accordo di pace, il Sudan del Sud ha un governo di unità nazionale. La guerra civile nel Paese ha causato 400.000 vittime in sei anni.

Il Sudan del Sud ha formato un governo di unità nazionale. Per trovare l’intesa sul governo ci sono voluti 18 mesi dalla firma dell’accordo di pace che i leader rivali, Salva Kiir e Riek Machar, hanno firmato a settembre 2018. Accordo che mise fine a sei anni di guerra civile nel Paese e 400.000 morti.


Il governo di unità nazionale

Il nuovo governo di unità nazionale è composto da 34 ministri e 9 vice-ministri. Il presidente è Salva Kiir, il vice-presidente Riek Machar. I due leader delle fazioni rivali, acerrimi nemici al tempo della guerra civile, oggi condividono il potere nel Sudan del Sud. Tutti i membri del governo hanno giurato a Giuba, la capitale dello Stato, davanti a presidente e vice-presidente. Kiir ha una quota di 20 ministri. Machar ha 9 ministri, tra questi la moglie Angelina Teny che presiede il dicastero della Difesa. I ministri rimanenti sono stati nominati da altri partiti dell’opposizione. Ministero del petrolio a Machar. Economia e Interni al presidente Kiir. Tra gli impegni prioritari del governo c’è quello di avviare un percorso che conduca a libere e democratiche elezioni entro tre anni. Un problema complesso per il neo governo sarà quello di ridurre la violenza nel Paese. Nonostante la firma dell’accordo di pace e il cessate il fuoco a settembre 2018, continuano episodi di scontri nelle aree rurali tra pastori e agricoltori.


La mediazione dell’Etiopia

Lo sblocco dei colloqui, in fase di stallo, per la formazione del governo, ha avuto una svolta a giugno 2019 grazie all’intervento di mediazione dell’Organizzazione intergovernativo per lo Sviluppo, un organismo regionale composto da otto Stati. Una spinta importante è anche arrivata dalla mediazione del premier etiope Abiy Ahmed, premio Nobel per la pace 2019. Ahmed ha incontrato le parti coinvolte lo scorso 2 marzo. Una delle questioni più controverse era la riorganizzazione territoriale e amministrativa del Paese. La fazione di Salva Kiir puntava a dividere il Sud Sudan in 32 distretti regionali. Il gruppo rivale di Machar voleva mantenere l’assetto del 2011, anno dell’indipendenza del Paese, con 10 regioni. Alla fine si è deciso di rinviare la questione al successivo governo di unità nazionale.


L’accordo di pace del 2018

Il presidente del Sudan del Sud e il leader dei ribelli hanno firmato il 5 agosto 2018 il cessate il fuoco e l’accordo di pace, entrato in vigore il mese dopo. Il presidente Salva Kiir aveva dichiarato che l’accordo metteva fine alla guerra civile nel Paese aprendo la strada a una nuova era di pace. Il Paese è diventato indipendente dal Sudan nel 2011. Subito dopo è cominciata una sanguinosa guerra civile tra il governo guidato da Kiir e i ribelli con a capo Machar, fino a quel momento vice-presidente di Kiir nel governo del Sudan meridionale.

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