Blinken accusa le Rsf di avere continuato ad attaccare i civili. Le Rsf mantengono il riserbo. Sanzioni in arrivo.
Gli Stati Uniti hanno stabilito che le Forze di supporto rapido del Sudan (Rsf) e le loro milizie alleate hanno commesso crimini di genocidio (leggi qui la convenzione sulla repressione del crimine di genocidio) nella guerra civile che ha causato la morte di decine di migliaia di persone. Washington ha così deciso di imporre sanzioni alle Rsf. Queste ultime respingono le accuse di genocidio e di avere condotto azioni contro i civili. Non è d’accordo il segretario di Stato Usa Antony Blinken che sostiene invece che le Rsf abbiano continuato a fare raid e attacchi contro i civili in Sudan. Washington ha annunciato sanzioni al leader della RSF, Mohamed Hamdan Dagalo, impedendo a lui e alla sua famiglia di recarsi negli Stati Uniti e congelando qualsiasi asset statunitense che potrebbe detenere. Anche le istituzioni finanziarie e altre che si impegnano in determinate attività con lui rischiano di essere colpite dalle sanzioni.
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