Mmusi Mamane è stato eletto come nuovo leader dal principale partito dell’opposizione in Sudafrica, Alleanza Democratica. Una mossa dell’ex partito dell’Apartheid per tentare di guadagnare appeal e sfidare l’African National Congress. Chi è Mmusi Mamane

Mmusi Mamane ha 34 anni e da oggi è il nuovo leader di Democratica Alliance (DA), partito di opposizione in Sudafrica. Mamane era il candidato più favorito nei pronostici per succedere a Helen Zille, la segretaria di DA che si è dimessa di recente.
Nella sua campagna per diventare il leader dell’opposizione ha promesso che porterà il partito al governo e metterà l’attuale presidente Zuma davanti alle sue responsabilità per la corruzione imperante nel Paese. “Non faremo errori presidente, un giorno sarai davanti a un tribunale”, ha detto nel suo discorso ai militanti del partito.
Mamane è l’arma del DA per minacciare il potere dell’African National Congress, il partito di governo creato da Nelson Mandela e che è al potere dalla fine dell’Apartheid. Grazie a Mamane, il DA può smarcarsi dalle accuse di essere un “partito di bianchi”, che rappresenta chi ha beneficiato dell’Apartheid.
Mamane è nato nel 1980 a Soweto, l’area urbana di Johannesburg dove ha vissuto per molti anni anche Nelson Mandela. Ha studiato nelle università del Sudafrica e del Galles ottenendo i master in teologia e psicologia. Sposato con Natalie, donna bianca, Mamane parla sei lingue. Religioso praticante, ha lavorato come consulente aziendale prima di entrare in politica.