Somaliland: la crisi tra Etiopia e Somalia spiegata in cinque punti

La crisi tra Etiopia e Somalia sulla regione del Somaliland destabilizza il Corno d’Africa, già indebolito dall’aggressione jihadista e dalle tensioni politiche.

L’Etiopia ha firmato un Memorandum d’Intesa con l’autoproclamata Repubblica del Somaliland per l’utilizzo a fini militari e commerciali del porto di Berbera, che si affaccia sul Golfo di Aden. L’accordo consente al governo di Addis Abeba di avere uno sbocco sul mare e di militarizzare il porto di un altro Paese sovrano.


Una questione esistenziale

Il premier etiope Abiy Ahmed ha definito “una questione esistenziale” il tema dell’accesso al mare. L’Etiopia, che ha una popolazione di oltre 100 milioni di abitanti, è il secondo più grande stato africano a non avere accesso al mare. Negli anni ’90 del secolo scorso, la secessione dell’Eritrea ha “strappato” all’Etiopia una lunga striscia di territorio costiero che arriva fino al Gibuti. Finora, il governo etiope sta usando il porto di Gibuti per le sue importazioni e esportazioni. A sud-est. l’Etiopia ha la strada sbarrata dalla Somalia. Da qui l’intesa con la regione del Somaliland, che rivendica l’indipendenza da Mogadiscio da oltre 30 anni dopo avere dichiarato la secessione, e che si affaccia sul Golfo di Aden per centinaia di Km.

Come l'Etiopia arriva al mare. Mappa


L’intesa con un non-Stato

Il Somaliland non è però riconosciuto come Stato a livello internazionale. Non lo riconoscono neanche l’Unione Africana e l’Onu. L’unico riconoscimento è arrivato dal Kenya nel dicembre 2020. Con le inevitabili ripercussioni sulle relazioni politiche tra Nairobi e Mogadiscio. I due Paesi hanno infatti intrapreso una disputa internazionale che ha portato all’interruzione delle loro relazioni diplomatiche.

Somaliland | Historical Region, Self-Declared State in Africa | Britannica


Venti di crisi tra Somalia e Etiopia

Anche tra Somalia e Etiopia la situazione rischia di precipitare. Il governo di Addis Abeba ha ottenuto la militarizzazione e l’utilizzo del porto di Berbera in cambio dell’impegno a riconoscere in futuro lo Stato del Somaliland. Uno scambio che il governo di Mogadiscio non ha gradito e ha minacciato ritorsioni, definendo “atto di aggressione” il Memorandum d’Intesa. Il presidente somalo ha annunciato che richiamerà il proprio ambasciatore in Etiopia e che il Memorandum è da considerarsi nullo oltre a violare la sovranità della Somalia.


Un’intesa non vincolante

Il premier etiope Abiy Ahmed ha firmato l’intesa con l’autoproclamato presidente del Somaliland Muse Bihi Abdi a Addis Abeba il 1 gennaio. Il Memorandum, alla luce del diritto internazionale, non è giuridicamente vincolante per i suoi firmatari in quanto si tratta di una semplice dichiarazione di intenti. Può però trasformarsi in un trattato che impone obblighi alle parti firmatarie.


Risvolti internazionali

La crisi tra Somalia e Etiopia sul Somaliland si ripercuote a livello regionale in una regione instabile e travagliata. L’Etiopia vive una crisi trentennale con l’Eritrea e ha seri problemi interni in alcune aree come nel Tigray. Addis Abeba ha relazioni difficili con Egitto e Sudan a causa della Diga della Rinascita, ma anche con gli Emirati Arabi Uniti che sono titolari di una concessione di utilizzo proprio sul porto di Berbera. In un’ottica geopolitica, il Corno d’Africa potrebbe diventare il prossimo territorio di incursione della Brigata Wagner, i mercenari filorussi che stanno penetrando in alcuni Stati dell’Africa centro-occidentale: Burkina Faso, Repubblica Centrafricana, Niger, Mali, ma anche Sudan a est. Mosca ha un rapporto privilegiato con il presidente egiziano Al-Sisi, rieletto di recente, e sono note le relazioni con Asmara. La Russia, nella sua guerra d’influenza antioccidentale, è pronta a entrare dove c’è destabilizzazione e caos. La Somalia potrebbe essere il prossimo paese.


Approfondimenti

To Be or Not to Be: Rethinking the Possible Repercussions of Somaliland’s International Statehood Recognition. Da African Studies Quarterly

Somaliland: a functional State in a fragile region

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