Shengen: Croazia dentro, Romania e Bulgaria restano fuori

Austria e Olanda bocciano l’ingresso di Romania e Bulgaria nell’area Shengen.

La Croazia entra nell’area Shengen. Romania e Bulgaria restano fuori. Al Consiglio dei ministri dell’interno dei paesi Shengen, si consuma un altro scontro tutto europeo con la Russia che osserva piacevolmente dalla finestra.

Austria e Olanda hanno votato contro l’ingresso di Bucarest e Sofia nello spazio di libera circolazione delle persone e merci, facendo scattare il diritto di veto.

I governi austriaco e olandese hanno bocciato l’allargamento dello spazio Shengen a est dei Balcani perché giudicano troppo soft il controllo sull’ingresso dei migranti da parte di rumeni e bulgari.

La bocciatura rischia di innescare tensioni tra il fianco orientale dell’Unione Europea, cosiddetto gruppo di Visegrad, e i paesi occidentali.

Nelle settimane precedenti c’era già stata la minaccia dell’Ungheria a non votare un finanziamento di 18 miliardi di aiuti all’Ucraina. Viktòr Orban è rimasto solo e nessuno l’ha seguito. Perché i suoi possibili alleati hanno seguito l’orientamento indicato dalla Commissione Europea.

Questa linea della responsabilità potrebbe non durare a lungo. Qualche scricchiolio si è visto sulle decisioni da prendere in ambito price-cap, il tetto al prezzo del petrolio e gas russi. Non tutti sono d’accordo su questa limitazione e sei paesi hanno votato contro una eventuale riduzione del livello del price-cap. Più l’Europa si mostra divisa, più Vladimir Putin vede aumentare il valore delle azioni dell’azienda Russia. Una delle strategie del capo del Cremlino è sempre stata quella di avere un’Europa frammentata e in continua tensione. Non a caso ha detto che il price-cap spinge Mosca a voltare le spalle all’Europa e puntare su altri mercati energetici.

Nata nel 1985, l’area di Shengen consente alle persone e al commercio di viaggiare liberamente al suo interno senza mostrare documenti di viaggio e d’identità nel transito tra un paese un altro. Ci sono 22 Stati su 27 dell’Unione Europea aderenti all’area Shengen. A questi si aggiungono paesi come Norvegia, Svizzera, Lichtenstein e Islanda.

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