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Severodonetsk attende le armi Usa

Severodonetsk aspetta le armi Usa

I russi centrano un impianto chimico a Severodonetsk e le autorità invitano a non uscire dai rifugi. L’attacco russo ha colpito un serbatoio di acido nitrico. E’ l’ultimo atto della campagna condotta da Mosca per conquistare la città del Lugansk. Severodonetsk ha 120.000 abitanti. L’esercito di Vladimir Putin è entrato in città e sta dirigendosi verso il centro. La caduta di Severodonetsk è vicina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso le difficoltà di resistenza dei miliziani nel Donbass. Un aiuto arriva dagli Stati Uniti. Joe Biden ha promesso la consegna di sistemi di lancia razzi multipli guidati. Sono strumenti sofisticati in grado di lanciare missili a 100km. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno escluso da questo pacchetto di aiuti militari i più potenti sistemi di missili tattici in grado di raggiungere i 300 km. Ciò è in linea con la dichiarazione di Biden di non fornire armi che possano colpire il territorio russo. Intanto, si apre qualche spiraglio sul fronte diplomatico. Zelensky ha accettato la proposta del presidente turco Recep Tayyp Erdogan di organizzare un incontro con Putin.

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