In un interessante articolo pubblicato su Foreign Affairs, Michael Green e Evan Medeiros – entrambi docenti alla Georgetown University- avvertono delle possibili ricadute su Taiwan dalla crisi di Hong Kong. Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti aumenteranno la pressione su Hong Kong. Una mossa che molti analisti considerano pericolosa perché potrebbe irrigidire ulteriormente la posizione cinese e portare Pechino a una chiusura. Meglio un cambio di rotta per alleggerire il pressing diplomatico sulla Cina. Non sono dello stesso parere i due studiosi della Georgetown. La loro tesi è che un atteggiamento più morbido verso la questione di Hong Kong potrebbe convincere i cinesi di essere sulla strada giusta anche per Taiwan. In altri termini la Cina può avere la percezione di essere tollerata qualora tentasse un colpo di mano sull’isola che i cinesi da sempre considerano parte dello Stato.