L’annuncio dell’Eni di aprire un conto in rubli per pagare il gas russo fa discutere. L’Amministratore delegato del gruppo italiano ha parlato di scelta condivisa con il governo. Dai palazzi romani c’è solo silenzio. L’Unione Europea non ci sta e manda un messaggio chiaro attraverso la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: chi paga in rubli andrà incontro alla procedura di infrazione. Il riferimento all’Italia è esplicito. Soprattutto perché la dichiarazione da Bruxelles è arrivata subito dopo l’annuncio dell’Eni. L’Italia apre una questione morale dentro l’Ue. Un Paese membro del club europeo non rispetta le sanzioni e neppure le indicazioni dell’Unione. Spiace che sia proprio l’Italia a aprire la questione e a creare un precedente pro-Putin. E a regalare una piccola vittoria al dittatore russo. Si attendono i prossimi sviluppi.