Un cacciatorpediniere Usa e jet russi hanno sfiorato lo scontro sul Mar Nero. La Russia accusa la nave statunitense di “aver agito con aggressività.

La Russia ha mobilitato jet militari in risposta a un cacciatorpediniere della Marina statunitense che, secondo i media russi, stava comportandosi “aggressivamente” nel Mar Nero. Il ministro russo della difesa, che si trovava a Singapore per il vertice sulla sicurezza, ha dichiarato che l’incidente avvenuto molto vicino alle acque territoriali della Russia mette a rischio l’equilibrio strategico tra i due Paesi.
Secondo l’agenzia stampa di stato Ria Novosti, il cacciatorpediniere è stato avvistato dirigersi verso le acque territoriali russe dopo aver lasciato il porto rumeno di Costanza. La stessa agenzia scrive che la flotta della nave ha agito in maniera provocatoria e aggressiva, allarmando con il suo comportamento gli uomini radar e le navi della flotta russa del Mar Nero.
Il Pentagono ha confermato, attraverso la portavoce Eileen Lainez, l’incidente sostenendo però che la nave militare statunitense è stata per tutto il tempo ben all’interno delle acque internazionali. La Lainez ha aggiunto anche che l’impiego della nave nella zona era stato annunciato.
questo presidente, a cui é stato conferito addirittura il Nobel per la pace solo per essere stato eletto e senza nemmeno sapere come avrebbe agito durante il suo mandato, ha già rischiato diverse volte di coinvolgere il suo Popolo in eventi tragici e irrimediabili. Delle due, o é un guerrafondaio ben (nemmeno tanto) mascherato da agnello o é un’incapace ostaggio delle lobbies degli armamenti e dei militari. In ogni caso é un soggetto pericoloso sia per i suoi concittadini che per i loro alleati
Negli Usa in questi anni non c’è una politica estera unitaria. C’è quella di Obama, c’è quella del Congresso targato repubblicano, c’è quella dei centri influenti (Cia, Pentagono, ecc.). Il risultato è una confusione generale che ha lasciato il segno del suo passaggio in maniera quasi indelebile. Un esempio è il garbuglio siriano e iracheno. Con la formazione in questi anni di gruppi terroristici nei cui confronti Al Qaida e Osama Bin Laden sembrano dei dilettanti. L’altro rischio è lo Yemen. L’impressione anche qui è di una confusione della politica Usa e una situazione che precipiterà.
Negli Stati uniti il Presidente, quando ne é in condizioni, quando cioé ha il Congresso che lo sostiene, é dotato di un potere immenso e per noi inimmaginabile. Il Presidente é gli SU. Questo Presidente, non essendo in tali condizioni ha applicato la vecchia regola del potere:”lo scopo primo di un presidente al primo mandato é avere il secondo mandato” e ha raggiunto lo scopo con un proclama dopo l’altro senza peraltro poter garantire quello che prometteva nella certezza di poter poi addossare la responsabilità all’opposizione che sta governando il Congresso. Questa strategia non deve stupire noi italiani avvezzi da anni a Presidenze del Consiglio generose nelle promesse e nei proclama. Certamente dovrà decidersi a risolvere qualcosa per non rimanere nella storia come il presidente che ha ingarbugliato e basta.