La crisi diplomatica e le tensioni tra Russia e Nato si spostano nel teatro balcanico. La Nato realizza un’esercitazione per le emergenze civili nel Montenegro. La Russia partecipa con 150 paracadutisti a un addestramento di forze militari in Serbia.

La tensione Russia Nato si sposta nei Balcani. Lo scorso 31 ottobre sono cominciate le esercitazioni della Nato in Montenegro. Poco dopo, la Russia ha invece dato inizio a un’esercitazione in Serbia nei pressi di Belgrado denominata “Fratellanza Slava 2016”.
Nato-Russia tensions move to Balkans
L’attività della Nato nel Montenegro dura 4 giorni. Si tratta di prove di intervento nei casi di emergenza civile. A condurla è il Centro Nato di Coordinamento per rispondere ai disastri nell’area euro-atlantica (Eadrcc). Partecipano 680 militari da Paesi membri e partner dell’Alleanza Atlantica, ma anche da Stati non membri come Israele, Azerbaijan e Kosovo.
La Russia parteciperà alle prove militari in Serbia fino al 15 novembre. L’inizio della formazione militare congiunta tra serbi e russi è stato preceduto da una visita non prevista a Belgrado del capo del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev.
Paradossalmente, la Serbia ha aumentato i suoi legami con la Nato nel corso degli anni. Fino a diventare membro del programma Nato Partnership for Peace.
E’ noto che Mosca non ha mai gradito la politica del Montenegro di aumentare i propri legami con la Nato e con l’Unione Europea.
Il pressing russo sul Paese balcanico è stato evidente negli ultimi tempi. Nel Montenegro ci sono stati diversi arresti per un presunto complotto volto a rovesciare il premier montenegrino Milo Djukanovic. Molti esponenti politici e alti funzionari del Paese balcanico hanno accusato la Russia di tramare per il rovesciamento del capo del governo montenegrino.
Intanto, in questo clima di sospetti reciproci, le diverse esercitazioni militari di Russia e Nato non aiutano la stabilità precaria dell’area. Soprattutto preoccupa il ritorno di un sentimento di fratellanza slava usato per fini di equilibri politici internazionali. La direttrice orientale dell’Europa, dal Baltico fino ai Balcani, è di nuovo nel mezzo della tensione Nato Russia come ai tempi della Guerra Fredda. La Cortina di Ferro potrebbe tornare.