Notiziario Estero

Russia e Turchia alle strette. Rischi di guerra?

Alta tensione tra Mosca e Ankara, che sono sul ciglio di una guerra tra Stati dopo l’abbattimento del jet russo da parte degli F-16 turchi. Ministri degli esteri dei due Paesi a colloquio nei prossimi giorni. Al recente G20 Putin aveva accusato la Turchia e altri Paesi di finanziare lo Stato Islamico.

crisi-russia-turchia-rischi-di-guerra
Russia e Turchia sono ai ferri corti. Rischi di guerra tra Stati?

Russia e Turchia sono agli spintoni prima della rissa. L’abbattimento del Sukhoi-24 russo da parte degli F-16 turchi sta portando Mosca e Ankara sull’orlo di una guerra tra Stati.

Il giorno dopo l’incidente di confine, le dichiarazioni rilasciate dai russi non sono certo rassicuranti, soprattutto perché il presidente Vladimir Putin ieri aveva parlato di pugnalata alle spalle e di “conseguenze”.

E oggi, il Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha detto di avere “seri dubbi che l’abbattimento del jet russo sia stato un atto colposo, sembra molto una provocazione premeditata”.

Parole pesanti nel linguaggio diplomatico che sfiorano l’interruzione delle relazioni. Neppure incoraggia la decisione del Cremlino di spostare i missili nella base militare russa in Siria di Khmeimin, a Latakia. Si tratta di sistemi di difesa antimissilistica S-400. Probabilmente è una delle “conseguenze” annunciate ieri da Putin.

Le altre conseguenze potrebbero essere la rinuncia a una serie di importanti progetti comuni e la perdita di posizione nel mercato russo da parte delle compagnie turche.

Unico segnale positivo è stata la notizia che i ministri degli esteri di Russia e Turchia si incontreranno nei prossimi giorni. Intanto, si è anche appreso che uno dei due piloti del jet è vivo e si trova nella base russa. I turchi avevano detto ieri che probabilmente un pilota si era salvato.

Russia e Turchia sono entrambe presenti in Siria. Mosca sostiene il presidente Assad, mentre Ankara vorrebbe rovesciarlo. Il Cremlino ha un contingente (circa duemila uomini) e un centinaio di jet nella sua base di Latakia. La Turchia ha schierato diecimila soldati in prossimità del confine siriano e i suoi caccia effettuano incursioni contro le basi dei curdi in Siria.

Un segnale della crisi tra Russia e Turchia si era già avuto al G20 di Antalya la scorsa settimana. Qui, Putin aveva accusato almeno 40 Paesi (tra cui la Turchia) di finanziare lo Stato Islamico. Il presidente turco Recep Erdogan rispose accusando Assad di comprare il greggio dall’Isis finanziando in questo modo una forza necessaria a rilegittimarlo come leader.

Nei mesi scorsi alcuni attriti si erano già avvertiti. E non solo con il caso del jet russo identificato a volare nello spazio aereo turco, ma anche con jet turchi che furono intercettati dai radar russi lungo il confine. Il confine turco siriano quindi si fa più caldo. Proprio come sono le relazioni turco russe. Oltre gli spintoni qualche cazzotto potrebbe scappare.

Exit mobile version