
I ministri per l’energia di Grecia e Russia, Panayotis Lafazanis e Aleksandr Nóvak, hanno firmato oggi un memorandum di cooperazione per realizzare sul territorio greco il prolungamento del gasdotto Turkish Stream. Il progetto è nato per portare il gas russo in Turchia ed è l’alternativa di Mosca all’altro grande progetto di conduzione del gas noto come South Stream. Le autorità russe sono uscite da South Stream alla fine del 2014.
L’intesa, firmata a margine del Forum Economico Internazionale in corso a San Pietroburgo, è il primo documento di collaborazione partorito dopo la visita del primo ministro greco Alexis Tsipras a Putin lo scorso aprile.
Il gasdotto costa 2 mila milioni di euro e sarà finanziato dal credito russo. La Grecia pagherà il credito con le percentuali di benefici economici che introiterà dal progetto. La realizzazione dovrebbe avvenire tra il 2016 e il 2019 e sarà creata una joint-venture russo-greca. Ci entrerà la società russa di investimenti VEB Capital, mentre i greci creeranno una nuova società di investimenti di capitale per il finanziamento del progetto. Il ministro greco Lafazanis ha detto all’agenzia Tass che il gasdotto è il frutto di molti mesi di lavoro e avrà anche un ruolo stabilizzatore nella regione. Secondo il governo greco, il nuovo gasdotto creerà circa 20 mila posti di lavoro. Il gasdotto attraverserà il Mar Nero trasportando 63 mila milioni di metri cubi di gas all’anno. Il gasdotto greco sarà la continuazione di questo e avrà la capacità di portare almeno 50 mila milioni di metri cubi di gas all’anno.
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