Cosa succede nella “capitale” dello Stato Islamico in Siria? La popolazione di Raqqa si rivolta contro l’Isis. E 200 jihadisti girano le spalle al Califfato e sostengono la popolazione. La bandiera della Siria sostituisce quella nera in alcuni quartieri.

Cosa succede a Raqqa, in Siria? La città roccaforte dello Stato Islamico sta vivendo una rivolta popolare contro gli uomini del Califfato. Lo riportano i media russi. Rt, portale russo edito da una no-profit, cita fonti sul territorio e testate arabe come Alalam e Hamrin.
Gli scontri a Raqqa hanno provocato decine di morti. La popolazione locale ha avuto il sostegno di 200 militanti dell’Isis che hanno voltato le spalle al Califfo per sostenere la rivolta. Rt scrive che l’Isis ha avuto diverse defezioni e molti combattenti stanno scontrandosi contro i loro ex compagni del Daesh.
Fonti del territorio hanno raccontato a Alalam che molti jihadisti stanno cercando di abbandonare l’Isis ora che l’esercito regolare siriano e le milizie curde si avvicinano alla città. Le forze di Damasco avanzano lungo l’autostrada M45, che collega Hama a Raqqa, e hanno raggiunto la parte occidentale dell’omonima provincia. Quelle curde dell’Ypg (Unità di Protezione del Popolo) e dell’Sdf (Forze Democratiche Siriane) hanno invece preso il controllo della parte settentrionale della provincia.
Raqqa è considerata la “capitale” dello Stato Islamico in Siria ed è caduta nelle mani del Califfo ad agosto 2014. La sua liberazione sarebbe un duro colpo al califfato di Abu Bakr al-Baghdadi, che perderebbe una centrale importante dell’Isis segnando anche la fine del controllo di territorio in Siria.
Secondo la rivista Sputnik news, vicina al Cremlino, i miliziani dello Stato Islamico hanno dovuto organizzare posti di blocco in città per controllare la rivolta dei cittadini.
La gente di Raqqa si rivolta contro l’Isis e controllerebbe almeno cinque quartieri. Qui la bandiera nera è stata sostituita da quella della Siria.