Quinto raid di Stati Uniti e Gran Bretagna contro gli Houthi in Yemen. Il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov punta il dito contro Washington e Londra: “hanno violato il diritto internazionale”.
Raid di Stati Uniti e Gran Bretagna in Yemen contro gli Houthi, i ribelli sciiti che l’Iran sostiene nel Golfo. Le bombe angloamericane hanno distrutto 14 missili e rampe di lancio.
Raid di Stati Uniti e Gran Bretagna continueranno
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che i raid contro le postazioni Houthi continueranno. Perché, secondo Biden, le misure messe in atto finora non hanno fermato gli assalti dei ribelli sciiti nel Mar Rosso.
Sul versante opposto il capo delle milizie Houthi ha risposto con un discorso televisivo trasmesso dall’emittente dello Yemen con sede a Beirut. Abdul Malik al Houthi, leader del movimento filo-iraniano, ha in sintesi puntato il dito contro Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele. Li ha accusati di avere violato la sovranità territoriale dello Yemen.
Crisi nel Mar Rosso: una giornata particolare
L’accusa di Lavrov
Il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov è intervenuto sulla crisi in Mar Rosso. Il capo della diplomazia russa ha dichiarato che Stati Uniti e Gran Bretagna hanno violato il diritto internazionale con i raid in Yemen.
Washington e Londra, ha spiegato Lavrov, hanno calpestato le norme internazionali. E hanno trasgredito una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Questa impone la protezione militare solo delle navi commerciali che transitano nel Mar Rosso. “Nessuno li ha autorizzati a bombardare in Yemen“, ha aggiunto il Ministro degli esteri di Vladimir Putin.
Infine, Lavrov ha fatto un passaggio inquietante, che ha il profumo di un annuncio profetico: “I rischi di un confronto tra gli stati che possiedono armamenti nucleari stanno crescendo”.
Missione dell’Ue
Intanto, l’Unione Europea si prepara a inviare la propria missione nel Mar Rosso. Le navi europee non parteciperanno a operazioni di attacco ma avranno una funzione difensiva e di sorveglianza. E’ probabile che partecipino alle operazioni nel Mar Rosso anche missioni militari extra-europee.