Putin in cerca di una via d’uscita?

Da una parte c’è l’accordo tra Russia e Ucraina sul grano. Mosca consentirà il passaggio alle navi ucraine dai porti sul Mar Nero. La firma a Istanbul con la mediazione del presidente turco Erdogan e del segretario Onu Guterres. Dall’altra c’è la messa in funzione del gasdotto Nord Stream, che fornisce il gas all’Europa. Due aperture, quasi in contemporanea, di Vladimir Putin. Perché? Cosa sta succedendo al leader russo e a Mosca. Queste scelte possono sembrare dei test di Putin in cerca di una via d’uscita dall’impasse ucraino. Il dittatore russo sente gli effetti delle sanzioni ed è isolato a livello internazionale (l’amico iraniano può servirgli a poco mentre la Cina gioca una partita tutta sua). Inoltre, sa bene che può importare l’inflazione galoppante che sta mettendo in crisi l’Europa. Una prospettiva poco piacevole data anche la difficoltà causata dall’embargo. Che fare in questi casi? Semplice, fare aperture con i fatti e non solo a parole. Putin dixit.

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