Il presidente russo interviene al Forum Valdai di Mosca. Nonostante la voce grossa e i toni di minaccia, Putin è in difficoltà e sofferenza.
L’atteso discorso di Vladimir Putin a Mosca non ha soddisfatto le aspettative della vigilia. Dal suo intervento non è emerso niente di nuovo. La vera notizia dal Forum Valdai è un’altra: Putin è un perdente che ha ammesso implicitamente di essere in difficoltà.
Il suo intervento ha puntato su due aspetti: si è orientato a chiarire i motivi dell’invasione dell’Ucraina; a dare spiegazioni del perché il Paese è rimasto isolato a livello internazionale. Intanto, nel Paese esiste una tensione latente ed un dissenso pubblico crescente.
Il presidente russo ha spiegato che Mosca non intende usare l’atomica in Ucraina. Ma poi ha aggiunto che in caso di minaccia, la Russia userà tutti i mezzi a sua disposizione. Un’affermazione che ha fatto pensare a molti a un messaggio sinistro di armi nucleari.
Il resto è stato una ripetizione di quanto già detto nelle settimane scorse.
Putin ha accusato a muso duro l’occidente, incolpandolo di volere eliminare la Russia. Ha puntato il dito contro Kiev per non volere negoziare. “Siamo probabilmente nel decennio più pericoloso dalla fine della seconda guerra mondiale”, ha dichiarato il leader russo.
Il capo del Cremlino ha anche annunciato che il Pil della Russia calerà del 2,8 o 2,9% a fine anno.
Putin, scrive Steve Rosenberg analista politico della Bbc, ha raccontato ai russi il mondo secondo Vladimir. E’ quello in cui la Russia è pulita e candida, mentre l’occidente è colpevole di ogni cosa, inclusa la guerra in Ucraina e la crisi alimentare mondiale.
Non ha assolutamente rimpianti per quanto ha fatto, o almeno non li mostra pubblicamente. Inoltre, batte il chiodo di accusare l’occidente per avere “acceso” il conflitto ucraino e ha parlato di un nuovo ordine mondiale fondato su “legge e giustizia”.
Niente male per un presidente che otto mesi fa ha attaccato un Paese sovrano e indipendente. E sulle migliaia di morti che il suo attacco militare ha causato, ha detto di pensare molto alle vittime. Subito dopo ha aggiunto che il beneficio dell’intervento è stato l’aumento della sovranità territoriale russa. Un riferimento implicito all’annessione di alcuni territori del Donbass.
Ciò che emerge è che Putin il perdente sta ammettendo di essere in sofferenza nella sua “operazione speciale militare” in Ucraina.