La tregua di sette giorni è servita a poco. Pioggia di bombe e carri armati nella Striscia di Gaza. Israele pensa a una zona cuscinetto. L’Iran avverte sui rischi di espansione del conflitto.
La tregua tra Israele e Hamas è servita a poco e non è andata oltre i sette giorni. Israele ha ripreso le operazioni militari dentro la Striscia di Gaza con azioni più intense di prima. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno lanciato un’offensiva sia nella parte settentrionale che meridionale della Striscia dopo pesanti bombardamenti. L’attacco da terra con carri armati è avvenuto verso la città di Khan Younis. I suoi abitanti hanno definito l’attacco israeliano come il più pesante dall’inizio della guerra.
Perché Khan Younis è un bersaglio israeliano? Le autorità di Tel Aviv sono convinte che diversi membri della leadership di Hamas si nascondano in citta. Khan Younis si trova nel sud della Striscia, vicino al confine egiziano e al valico di Rafah. Molti palestinesi in fuga dal nord dopo l’invito israeliano a abbandonare la parte settentrionale della Striscia hanno trovato rifugio a Khan Younis.
Da quando sono ripresi i bombardamenti a fine tregua, sono almeno 500 i palestinesi. Oltre 15.500 quelli morti dall’inizio del conflitto. Le Idf hanno comunicato che dall’inizio della guerra hanno condotto 10mila raid aerei, scoperto 800 tunnel 500 dei quali sono stati distrutti.
Sul fronte politico-diplomatico, funzionari israeliani hanno dichiarato a agenzie internazionali che c’è l’intenzione di creare una zona cuscinetto tra Israele e la Striscia di Gaza. Crescono i timori per un allargamento del conflitto. L’Iran ha lanciato di nuovo l’avvertimento sul rischio di espansione del conflitto se non si ferma.