Un trascorso inedito della storia politica della diplomazia russa raccontata da Ivan J. Korostovetz (1862-1933) uno dei suoi più brillanti protagonisti.
Persian Arabesques pubblicato, a maggio 2021, dalla Pathos Edizioni é un’opera di 340 pagine suddivisa in 26 capitoli che riporta le attività diplomatiche di un suo brillante protagonista.
E’ un trascorso inedito della storia politica della diplomazia russa raccontata da Ivan J. Korostovetz (1862-1933) uno dei suoi più brillanti protagonisti così come viene testualmente definito dal noto ricercatore universitario russo Pavel N. Dudin (“one of its brightest representatives”).
Il diplomatico, a seguito dei principali successi ottenuti nel 1905 con il Trattato di Portsmouth e nel 1912 in Mongolia con la firma dell’Accordo di Amicizia Russo-Mongolo, narra dettagliatamente, nelle sue memorie politiche, gli ultimi eventi della sua carriera diplomatica 1913-1918 prima di dover andare in esilio per non essere imprigionato.
Egli si riferisce in particolare al periodo di permanenza in Persia quale Ministro Plenipotenziario (1913-1915) ma non solo. Il testo, oltre ad essere considerato un importante documento storico in quanto classificato quale fonte primaria d’informazione dell’epoca, é di gradevole e interessante lettura perché descrive non solamente gli eventi politici ma anche i costumi e le usanze locali di varia natura. Egli spazia dalla storia alla geografia persiana includendo delle pennellate sulle religioni dei territori e sulla letteratura bizantino-persiana.
Il ricercatore Universitario Professor Ph.D.Nugzar K. Ter-Oganov, specialista delle Relazioni Russo-Iraniane del periodo che intercorre tra il XVIIImo e il XXmo secolo, dopo aver tracciato il profilo del diplomatico e aver inserito le memorie nel contesto storico nell’introduzione del testo, termina dicendo:
” Concludendo l’analisi delle memorie, si può notare che esse rappresentano una delle migliori fonti per lo studio delle relazioni russo-persiane e anglo-russe in Persia durante gli anni più drammatici della prima guerra mondiale.”
“In “Persian Arabesques” l’autore rivela pienamente i meccanismi della politica estera della Russia Imperiale in Persia, così come il quadro delle contraddizioni anglo-russe in quel paese. Confrontando la politica dello zarismo con quella della Russia sovietica in Persia, l’autore giunge alla conclusione che la politica sovietica, in sostanza, era una continuazione della politica della Russia monarchica solo sotto un nuovo schermo ideologico.”
“Per il suo interessante e ricco contenuto e per l’affidabilità delle informazioni in esso comprese, le memorie di Korostovetz, “Persian Arabesques”, hanno senza dubbio il valore di una fonte primaria e, pertanto, saranno interessanti non solo per gli specialisti che studiano la storia della diplomazia russa, ma anche per coloro che sono impegnati nel campo degli studi iraniani, così come per una vasta gamma di lettori semplicemente curiosi.”