Come le grandi compagnie “petrolifere” sono interessate all’accordo sul clima.
Perché Donald Trump potrebbe restare nel Trattato sul clima di Parigi? A aprire uno spiraglio è stato il Segretario di Stato Usa Rex Tillerson. Gli Stati Uniti, ha spiegato, potrebbero rimanere dentro l’accordo alle “giuste condizioni”.
Dopo avere sbattuto più volte la porta sul patto per il clima del 2015, Washington ora apre alla possibilità di valutare una sua permanenza nel club dei Paesi che hanno accettato le regole stabilite a Parigi.
Cop 21 va: a Parigi c’è il testo dell’accordo sul clima. L’accordo in allegato
Quali motivi hanno guidato gli Stati Uniti a pensare di inserire la retromarcia?
Uno di questi è psicologico: la serie di fenomeni atmosferici che hanno colpito in modo pesante il centro e nord America nei mesi estivi. Prima l’uragano Harvey in Texas, poi è arrivato Irma che dai Caraibi si è diretto in Florida portando distruzione e morte. Ora c’è l’allarme per l’uragano Maria, forse più potente di Irma.
Paradossalmente, la natura sembra scatenarsi proprio contro il Paese che vuole uscire dall’accordo di Parigi e con un presidente che mette in discussione l’esistenza di cambiamenti climatici.
C’è poi la questione della cooperazione internazionale nel rallentare i fenomeni di cambiamento del clima. Non si può chiedere un impegno al resto del mondo, se poi non si è voluto firmare il trattato più importante sul clima. A favore del Trattato sono il Segretario di Stato Rex Tillerson ma anche Ivanka Trump e il marito Jared Kushner, o personalità di rilievo come l‘ex attore Arnold Scwharzenegger. Probabile quindi che il presidente Trump abbia la necessità di tenere vicini alcuni esponenti del partito repubblicano.
Infine, le grandi compagnie petrolifere sono a favore dell’accordo e hanno chiesto più volte a Trump di stare nel Patto. Chevron, ExxonMobil, Royal Dutch Shell e BP hanno più volte lanciato messaggi alla Casa Bianca per stare dentro il trattato.
Può apparire strano che le grandi compagnie petrolifere siano a favore dell’accordo sul clima e facciano pressione sul presidente degli Stati Uniti. In realtà c’è un motivo economico alla base di questo.
Il Trattato di Parigi fa un passo in avanti notevole contro le emissioni da carboni fossili. Sostiene invece l’estrazione di gas naturali. Ora, la maggior parte delle grandi compagnie petrolifere (o ex-petrolifere) stanno spostandosi verso lo sfruttamento dei giacimenti di gas. Un business da miliardi di dollari.