Perché Benjamin Netanyahu smentisce Joe Biden

Dichiarazioni contrastanti sullo Stato di Palestina dopo il colloquio telefonico tra i due leader. Perché Netanyahu smentisce Joe Biden?

Perché Benjamin Netanyahu smentisce Joe Biden? La domanda ne apre subito un’altra. Cosa si sono detti davvero Biden e Netanyahu nel loro colloquio telefonico dello scorso 20 gennaio? Perché le loro dichiarazioni sulla formazione di uno Stato Palestinese sono contrastanti?

Biden dice che Netanyahu non chiude completamente la porta a una soluzione dei due Stati. Qualche giorno prima Netanyahu aveva detto che non avrebbe sostenuto la formazione di uno stato palestinese come parte di un piano post-bellico.

All’indomani della dichiarazione di Biden Netanyahu ha però aggiunto che si è sempre impegnato a “impedire per anni uno Stato palestinese che avrebbe costituito un pericolo esistenziale per Israele. Finché sarò primo ministro, questa sarà la mia posizione”.

Il premier israeliano entra a modo suo nella campagna elettorale americana. Tiene alta la tensione in Medio Oriente per mettere in mostra le debolezze dell’Amministrazione democratica. Se la guerra continua fino alla fine del 2024, Donald Trump ha molte occasioni per attaccare il rivale durante la corsa per la Casa Bianca. Netanyahu, di conseguenza, ha solo interesse a fare durare la guerra.

Siamo già all’escalation del conflitto in Medio Oriente?

Joe Biden invece deve mostrare sicurezza e tranquillità. Ed è quello che ha fatto a seguito dei colloqui con il premier israeliano. Per il presidente americano è importante garantire all’opinione pubblica degli Stati Uniti che la soluzione dei sue stati è ancora attuale. Per Netanyahu conta l’opposto: dire al mondo che non ci sarà nessuno Stato palestinese. Con la conseguenza di tenere alta l’asticella della tensione in Medio Oriente. E mostrare il fallimento di 30 anni di diplomazia americana fondata sul principio dei due stati, icona delle amministrazioni democratiche.

Situazione dunque complicata. Viene in aiuto la proposta di Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente palestinese Abu Mazen, durante un’audizione all’Onu. “E’ ora che gli Stati Uniti riconoscano lo stato di Palestina  senza parlare e fare niente per una soluzione dei due stati”.

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