Dopo le sanzioni, europei e russi si scambiano ritorsioni a colpi di espulsioni di diplomatici. Quali sono i motivi che spingono russi e europei vicino alla rottura delle relazioni politiche?
Italia, Francia e Germania. In tutto sono circa 100 i diplomatici di Mosca espulsi dai paesi europei. La formula è quella imposta dal protocollo diplomatico: “persona non grata”. La decisione è concordata a livello europeo. Infatti, le motivazioni sono le stesse: motivi di sicurezza a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina; inaccettabilità che sul territorio europeo si ospitino gli ucraini in fuga ma anche i rappresentanti del mandante dell’attacco. I carnefici, insomma, pupi o pupari che siano, non possono convivere sullo stesso territorio con i loro bersagli.
Perché l’Europa ha espulso ora i diplomatici russi?
I motivi possono essere diversi. Di sicuro, il massacro di civili a Bucha, Borodyanka e Irpin ha dato la spinta. I russi hanno commesso crimini di guerra. Gli Stati europei rispondono con un segnale forte: l’espulsione dei diplomatici dai loro Paesi. Una ritorsione che porta sull’orlo del precipizio le relazioni con la Russia. La reazione di Mosca è immediata. Il Cremlino ha annunciato che dichiarerà non graditi molti diplomatici europei.
L’espulsione dei diplomatici russi si unisce alle sanzioni contro la Russia. La strategia è di isolare Vladimir Putin sul piano economico e diplomatico, sostenendo l’esercito ucraino con la fornitura di armi.
La riduzione dei diplomatici russi presso le cancellerie europee potrebbe spingere la Cina a fare da mediatore tra Europa e Russia. In mancanza cioè di una rete di alti funzionari tra europei e russi, Pechino potrebbe essere la nuova navetta diplomatica.
Infine, l’Europa manda un segnale forte a Joe Biden e agli Stati Uniti. “Noi ci siamo”, sembrano dire i Paesi europei. Vogliamo assumerci le nostre responsabilità, senza delegare agli Usa la difesa e la sicurezza del vecchio continente.
Cosa succederà adesso
Molto difficile prevederlo. Assisteremo di sicuro a un’escalation della tensione est-ovest con accuse reciproche. Una tensione che è destinata a crescere soprattutto dopo le fosse comuni. E raggiungerà i livelli massimi quando Mosca darà inizio al grande assalto nel Donbass per ridisegnare la carta geografica dell’Ucraina. Forse la guerra di Putin è solo all’inizio.