Siamo al missile nucleare senza testata atomica. La Russia lancia sull’Ucraina una pioggia di missili. Tra questi c’è anche il Kh-55.
La Russia ha lanciato sull’Ucraina un missile nucleare senza testata atomica. Si tratta di un Kh-55, un vettore che può portare armi nucleari. E’ un vecchio cruise di fabbricazione sovietica degli anni’70, lungo 6,04 metri e un diametro di 0,54 m. E’ divenuto parte della dotazione militare russa nel 1983. L’esercito di Mosca lo ha utilizzato durante i raid sulle città ucraine del 17 novembre e diretto verso Kiev. Questa volta non c’era alcuna testata atomica. Perché la Russia ha fatto ricorso al Kh-55, missile assai costoso e avanzato tecnologicamente, senza apparentemente alcun obiettivo strategico? Un’arma come il Kh-55 non si usa in operazioni militari “ordinarie”. Secondo alcuni analisti la Russia sarebbe vicina all’esaurimento degli altri missili. Altri si spingono a dire che è un segnale di minaccia rivolto a Kiev. L’agenzia ucraina UkrInform scrive che l’uso del Kh-55 è un modo per mettere alla prova e in difficoltà il sistema di difesa antiaerea dell’Ucraina.
Ritengo che Vladimir Putin voglia dare avvio a una guerra di nervi con Kiev e i suoi alleati. In questi otto mesi di conflitto, il presidente russo ha fatto intendere che potrebbe usare armi nucleari. Subito dopo ha fatto marcia indietro, dichiarando attraverso i suoi uomini che Mosca non vuole ricorrere all’atomica. Il dittatore della Russia lancia il Kh-55 sull’Ucraina ma parla all’occidente. E in primo luogo agli Stati Uniti. Il messaggio è che è giunta l’ora di convincere Zelensky a trattare. Altrimenti potrebbe passare il treno e le conseguenze sarebbero nefaste. Non è un caso che proprio Zelensky abbia dichiarato che le forze ucraine torneranno in Crimea entro la fine dell’anno. E in quel caso Putin dovrà decidere davvero cosa fare.