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Perché John Kerry va in visita in Russia?

Il Segretario di Stato Usa arriva a Mosca il 15 dicembre. Qual è l’obiettivo della visita di John Kerry? E perché proprio ora gli Usa danno un segnale della volontà di cooperazione con la Russia?

di Ovidio Diamanti

La visita del Segretario di Stato Usa John Kerry a Mosca il 15 dicembre ha diversi obiettivi. In primo luogo Kerry tenta di accorciare le distanze tra Mosca e Washington sul ruolo del presidente siriano Assad nella fase di transizione politica nel Paese.

Per il Cremlino, il destino di Assad lo decide il popolo siriano. Per la Casa Bianca, l’attuale presidente della Siria deve lasciare il potere.

Kerry e Obama però sanno benissimo che il futuro del negoziato di Vienna sulla Siria, e la definizione di un percorso politico nel Paese, passano inevitabilmente dalla soluzione della questione Assad. Probabile quindi che gli americani stiano pensando a una posizione più ammorbidita. Magari come quella iraniana, secondo cui Assad può stare nella fase della transizione, ma poi deve andarsene.

In secondo luogo Kerry proporrà un terzo round di negoziati sulla Siria dopo i primi due tenuti a Vienna e New York. Per farlo però ci vogliono proposte specifiche. E il Ministero degli Esteri russo è stato chiaro: prima di incontrare nuovamente il Ministro degli Esteri Lavrov ci vogliono precondizioni definite. Quindi, o Kerry porta proposte, oppure niente incontro.

In terzo luogo, l’operazione diplomatica di Kerry dovrà smontare i sospetti di Mosca verso gli Usa. E’ di questi giorni la notizia che secondo i russi gli usa non sono ancora totalmente pronti a cooperare nella guerra all’Isis. L’errore che Kerry non dovrebbe commettere è quello di andare in Russia a sostenere che devono bombardare di più i militanti dell’Isis che i ribelli ad Assad. Questa posizione farebbe arrabbiare gli ambienti politici del Cremlino. A Mosca hanno già espresso il proprio parere, molto esplicito, sulla questione: “Gli Stati Uniti non possono continuare con la politica di dividere i terroristi in buoni e cattivi”.

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