Il Segretario di Stato Usa incontrerà i leader di Israele e Palestina la prossima settimana. Kerry prova a fermare l’ondata di violenze. Tenterà il rilancio di nuovi accordi di pace?

La visita di John Kerry in Medio Oriente punta a cambiare il clima di violenze in Terra Santa. Il Segretario di Stato Usa sarà a Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah. Poi andrà negli Emirati Arabi Uniti per discutere del conflitto siriano.
Alcuni esperti internazionali e importanti agenzie giornalistiche hanno lasciato intendere che dietro la visita di Kerry ci fosse il tentativo degli Stati Uniti di rilanciare un processo di pace e nuovi accordi tra israeliani e palestinesi.
Il Dipartimento di Stato invece ha smentito tale possibilità. Secondo i funzionari Usa, la missione di Kerry punta a riportare il dialogo tra le parti sulla giusta rotta, a impedire il collasso dell’Autorità Palestinese, ad ascoltare le idee per allentare la tensione.
In particolare, spiegano al Dipartimento di Stato, non c’è in gioco alcun tentativo di lanciare nuove formule politiche come la soluzione dei “due Stati”. “Stiamo solo cercando –riportano funzionari Usa all’agenzia Reuters- di incoraggiare le parti a fare cose che possano essere utili ai loro interessi e a preservare la stabilità”.
Intanto, nei giorni scorsi Washington ha criticato il premier israeliano Benjamin Netanyahu per la decisione di costruire 454 abitazioni in due insediamenti a Gerusalemme est.