Perché il Sudafrica accusa Israele di genocidio

Il Sudafrica ha denunciato Israele di genocidio del popolo palestinese presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja.

Il Sudafrica ha formalizzato il 29 dicembre 2023 presso La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja l’accusa a Israele per crimini di guerra. La prima giornata dell’udienza, fissata per l’11 gennaio 2024, ha portato in aula le motivazioni per le quali il governo di Pretoria ha presentato la denuncia per “genocidio del popolo palestinese”. Il ministro della giustizia sudafricano, Ronald Lamola, ha spiegato che nessun attacco, pur se grave, può giustificare la violenza. Israele ha risposto accusando il Sudafrica di essere l’avvocato di Hamas. Il governo sudafricano ha chiesto alla Corte di ordinare a Israele “di cessare le uccisioni e i gravi danni fisici e mentali ai palestinesi di Gaza, di porre fine alle condizioni di vita volte deliberatamente alla loro distruzione fisica come gruppo e di consentire l’accesso agli aiuti umanitari”. Se adottate dalla Corte Internazionale di Giustizia, le misure provvisorie richieste dal Sudafrica per fermare le ostilità saranno legalmente vincolanti. La denuncia si basa sulla Convenzione sul genocidio del 1948. In gioco c’è anche il concetto di proporzionalità della rappresaglia militare. La reazione deve, in sostanza, essere equilibrata rispetto all’azione originaria. Benjamin Netanyahu ha condannato il caso di genocidio del Sudafrica contro Israele a Gaza definendolo “ipocrisia e menzogna”.

 

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