Perché i Pasdaran iraniani hanno lanciato i missili sul consolato Usa a Erbil

Almeno una dozzina di missili hanno colpito la città curdo irachena di Erbil nella notte tra il 12 e il 13 marzo. I Pasdaran iraniani hanno rivendicato l’attacco, sostenendo che l’obiettivo era il consolato Usa. La motivazione fornita dai Guardiani della Rivoluzione iraniana è stata questa: la sede diplomatica statunitense ospita un centro operativo del Mossad, il servizio di intelligence israeliano.

Quella compiuta dai Pasdaran iraniani potrebbe essere considerato un vero atto di guerra dagli Stati Uniti. I Guardiani della Rivoluzione iraniana sono organici al governo di Teheran. L’atto è quindi un’aggressione di uno Stato verso un altro. Washington avrebbe quindi un casus belli, un pretesto cioè per rispondere. Ma perché i Guardiani della Rivoluzione si sono spinti a tanto? Possibile che corrano un rischio simile per colpire un centro sionista, come hanno spiegato? In realtà ci sono sul tavolo altre opzioni. Una potrebbe essere quella del negoziato nucleare iraniano in corso a Vienna. Non a tutti i settori del potere in Iran gradiscono il percorso. L’altra opzione potrebbe essere una provocazione decisa insieme alla Russia? Prendiamola in considerazione.

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