A cosa è servito l’attacco militare in Siria? Secondo Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, l’operazione militare non ha portato a niente, anzi ha probabilmente pure rafforzato il presidente siriano Bachar al-Assad.
A cosa è servito l’intervento militare in Siria del 14 aprile? Secondo Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera, il raid aereo di Usa, Gran Bretagna e Francia non è servito a niente, anzi ha pure rafforzato il presidente Bachar al-Assad. Con lui sono d’accordo l’ambasciatore italiano Alessandro Minuto Rizzo e il professore Massimiliano Trentin, docente di storia del Medio Oriente all’Università di Bologna.
E’ quanto emerso nell’incontro di oggi all’Ispi di Milano. Al centro del confronto i nuovi venti di guerra in Siria. Cremonesi ha ricostruito il quadro della situazione siriana, mettendo in luce anche le difficoltà per la stampa a entrare in Siria. Si hanno poche notizie, ha spiegato l’inviato del quotidiano milanese, perché è difficile riuscire a avere i pass per entrare nella zona controllata da Damasco e dai russi.
La Russia è intervenuta in Siria quando era evidente che gli Stati Uniti erano intenzionati a abbandonare il territorio e non davano segnali di volere affondare gli stivali sul suolo siriano. Trump, ha spiegato Cremonesi, intervenendo militarmente non ha fatto altro che seguire ciò che aveva fatto il suo predecessore Barack Obama, che aveva fissato come linea rossa quella dell’uso delle armi chimiche.
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