Un giorno di lutto, il primo dei tre decisi per la strage nella scuola di Peshawar in cui sono morti 148 persone, quasi tutti ragazzi e bambini. Un giorno di commozione, di dolore, ma anche di decisioni. E il governo pakistano ha deciso la linea dura: in un vertice anti-terrorismo presieduto dal premier Nawaz Sharif, l’esecutivo ha deciso la sospensione della moratoria sulla pena di morte…continua a leggere l’articolo su Repubblica