Secondo le Nazioni Unite più della metà dei Paesi membri ha propri cittadini che combattono tra le fila dell’Isis o di Al Qaida.

L’Isis e gli altri gruppi jihadisti attraggono combattenti da più della metà dei Paesi del mondo. In tutto sono circa 25000 i terroristi foreign fighters che si sono uniti alle milizie dello Stato Islamico provenendo da circa 100 Paesi. Lo dice un rapporto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Nell’indagine si mette in luce che i miliziani stranieri sono aumentati del 70% negli ultimi nove mesi. Un dato che fa riflettere perché fotografa una crescita del consenso verso le milizie jihadiste dopo l’offensiva di escalation del terrore lanciata da Isis e Al Qaida.