
Distruggere l’Isis, collaborare con la Russia in Siria ma mettere da parte Assad. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sintetizza così i punti della politica di Washington sulla crisi in corso a livello internazionale. Obama, che si trova a Kuala Lumpur in Malesia, parla chiaro e non le manda a dire.
La priorità per il presidente Usa è la distruzione dell’Isis. E la coalizione internazionale riuscirà a farlo. Il riferimento al gruppo di Paesi che da oltre un anno combattono lo Stato Islamico, sembra un modo per rilanciare l’azione militare sempre apparsa un po’ offuscata fin dall’inizio.
Il passaggio più importante del discorso di Obama è però quello sulla Russia e Assad. L’invito rivolto dal presidente Usa alla Russia è quello della collaborazione in Siria a combattere l’Isis e a avviare una transizione politica con un nuovo governo e il cessate il fuoco. Assad però deve andarsene. “Perché non può avere legittimità in un Paese- spiega Obama- la cui maggioranza non vuole più Assad”. La Casa Bianca rassicura comunque che lo Stato siriano va mantenuto ad ogni costo. L’esempio, ha ricordato Obama, è quello del Libano: quando lo Stato si dissolve è il caos totale.