Ogni settimana la sintesi delle notizie più importanti dal mondo di politica ed economia internazionale. 26 settembre 2024.
Africa
Si aggrava la tensione tra Etiopia e Somalia. L’Egitto ha avviato la consegna delle forniture militari alla Somalia, con diversi convogli che hanno trasportato le armi verso un edificio del ministero della Difesa e basi militari vicine. L’Etiopia non gradisce la cooperazione tra Il Cairo e Mogadiscio. La crisi è nata dopo che l’Etiopia ha firmato un memorandum d’intesa con la regione somala del Somaliland, che si è autoproclamata Repubblica senza alcun riconoscimento dal governo di Mogadiscio.
Il partito di governo della Nigeria, All Progressive Congress (APC), supera il primo test elettorale da quando Bola Tinubu ha vinto le elezioni presidenziali. Nonostante la pesante crisi economica che morde il Paese, l’Apc ha vinto le elezioni nello Stato nigeriano di Edo, nel sud del Paese e governato dal partito di opposizione People Democratic Party (Pdp).
Il Kenya ha inviato 600 funzionari di polizia in Haiti. Lo Stato africano si era impegnato con l’Onu a gestire con propri uomini la situazione delle gang che terrorizzano la gente.
America
Alta tensione in Bolivia. Nella capitale La Paz sono in corso forti scontri tra i sostenitore del presidente Luis Arce e quelli dell’ex-presidente Evo Morales. L’attuale presidente ha dichiarato che farà di tutto per impedire che esploda una “guerra civile” nel Paese.
Guerra di mandati di cattura tra Argentina e Venezuela. Il governo di Buenos Aires ha emesso un mandato per l’arresto per il presidente venezuelano Maduro, mentre quello di Caracas lo ha emesso per il presidente argentino Milei.
Asia e Oceania
Nello Sri Lanka è stato eletto il nuovo presidente Anura Kumara Dissanayake.
La Cina lancia un missile balistico intercontinentale nell’Oceano Pacifico. Il lancio arriva nel momento in cui la rivalità tra Stati Uniti e Cina è ai punti massimi.
Europa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato il suo piano di pace a Joe Biden, Kamala Harris e Donald Trump.
Emmanuel Macron, presidente della Francia, ha presentato il nuovo governo di centro destra guidato da Michel Barnier.
Nel Brandeburgo la Spd batte di misura gli estremisti di destra dell’Afd.
Medio Oriente
Si intensificano gli scontri tra Israele e Hezbollah in Libano. Dopo Gaza, il governo israeliano apre un nuovo fronte in Libano e colpisce il gruppo sciita Hezbollah. L’esercito ha effettuato diversi raid su Beirut e nel Libano meridionale. Centinaia di razzi sono stati lancianti da entrambe le parti nell’ultima settimana con 356 morti e migliaia di feriti. Il 20 settembre gli israeliani hanno effettuato un bombardamento massiccio alla periferia meridionale di Beirut. Nel corso dell’operazione è stato decapitato il gruppo Radwan, l’unità delle forze speciali di Hezbollah. Ucciso anche un leader di Hezbollah.
Dopo gli scambi continui di razzi tra Hezbollah e Israele, il movimento sciita ha lanciato un missile nel cuore di Tel Aviv.
Il Ministro degli esteri iraniano ha dichiarato che la Repubblica islamica è pronta a riprendere il dialogo sul nucleare. L’annuncio è arrivato da New York dove si svolge la sessione dell’Assemblea annuale dell’Onu.
Gli Stati Uniti hanno inviato ulteriori soldati in Medio Oriente mentre la tensione è a livelli massimi.
Milizie irachene filo-iraniane hanno rivendicato l’attacco con Droni al porto israeliano di Eliat.
Internazionale
Si svolge a New York la sessione annuale dell’Assemblea Generale dell’Onu. La seduta annuale diventa occasione per riflettere sull’Onu e sulla sua capacità di prevenire o risolvere i conflitti.
Economia
La Federal Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti ha tagliato di 0,50 punti i tassi di interesse. Ora si attende la prossima mossa della Bce.
Sviluppo e sostenibilità
Nel Congo Brazzaville inizieranno nel 2025 i lavori per la costruzione di una grande diga che diventerà la più grande del Paese e si prevede possa sviluppare una capacità compresa fra i 600 ed i 800 megawatt. Il progetto, che fornirà energia elettrica, è stato commissionato alla società cinese China Overseas Co Ltd.
L’Amazzonia in 40 anni ha perso un’area di foresta grande quanto Germania e Francia.
