Crisi di nervi per gli uomini di Mosca. Isolamento internazionale e sanzioni si fanno sentire. Nervosismo russo in casa Putin.
Nervosismo russo. Il Ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov ha dovuto rinunciare al viaggio in Serbia dove avrebbe incontrato il presidente Alexander Vucic. La visita è stata annullata perché Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro hanno vietato il transito dell’aereo che avrebbe portato il capo della diplomazia russa a Belgrado. Gli Stati balcanici hanno inventato una “no-fly zone Lavrov”, un modello che potrebbero seguire altri paesi. Questa scelta ha fatto irritare il Ministro degli Esteri che l’ha definita “inconcepibile” abbandonando per un momento il suo aplomb. A diecimila km più a ovest un altro rappresentante russo si è fatto prendere dal nervosismo. E’ l’ambasciatore all’Onu che siede nel Consiglio di Sicurezza a New York. Durante l’intervento del presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, l’ambasciatore Vasily Nebenzya ha abbandonato la sala. Dura la reazione di Michel che ha detto rivolgendosi al diplomatico: “Può lasciare la stanza, magari è più semplice non ascoltare la verità”. Il nervosismo russo emerge anche in Italia. L’ambasciatore di Mosca a Roma, Serghei Razov, è stato convocato alla Farnesina per chiarire alcune dichiarazioni di media russi e alti funzionario del ministero degli esteri nei confronti delle istituzioni italiane. Razov ha respinto le dichiarazioni contestando invece le affermazioni di alcuni leader italiani nei confronti della Russia. Inoltre, la campagna nel Donbass ha alti e bassi. L’esercito ucraino colpisce navi russe nel Mar Nero a 100 km dalla costa. Che siano i primi lancia razzi forniti dagli Usa?
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