Nervosismo russo/2: la follia di Medvedev

Nervosismo russo/2. E’ sempre più crisi di nervi in casa Putin. Dopo Lavrov tocca a Medvedev. Ecco cosa ha scritto l’ex-presidente russo.

Scrivevo in questo post del nervosismo russo. Le dichiarazioni su Telegram dell’ex-presidente Dmitrij Medvedev confermano che a Mosca stanno saltando i nervi a tutti. Medvedev ha scritto sul suo canale Telegram che gli occidentali sono  “bastardi e degenerati” e ha aggiunto che farà “di tutto per farli sparire”. E’ convinto che l’occidente voglia la morte della Russia. Al povero Medvedev ricorderei che finora chi sta causando morte e distruzione è lui e il suo padrone Vladimir Putin.

Il personaggio non è una mente particolarmente brillante. Come tutti i lacchè vive all’ombra del grande capo. Ha fatto il presidente delle Federazione Russa dal 7 maggio 2008 al 7 maggio 2012. Prima di lui c’è stato Putin dal 1999. Dopo di lui ancora Putin fino a oggi. E’ stato vice ministro dal 2005 al 2008. Poi primo ministro dal 2012 al 2020.

Negli anni della presidenza Medvedev, chi faceva il primo ministro? Putin, naturalmente. E non ha di certo lasciato il posto di presidente a Medvedev per le sue qualità politiche. Putin non poteva ricandidarsi e così ha imposto il cambio di ruoli, mettendo alla presidenza il suo scudiero. Lo Zar Vladimir in quegli anni ha potuto fare quindi il premier e il presidente (impartendo ordini a Medvedev).

Quando Putin ha potuto ricandidarsi nel 2012 si è ripreso il posto di presidente, mentre ha lasciato all’altro il ruolo di primo ministro. Oggi Medvedev è nell’amministrazione russa il vice-presidente del Consiglio di Sicurezza. Ogni tanto strilla per fare sentire la sua voce. Invece con Putin sappiamo com’è finita. Si è fatto una riforma costituzionale nel 2020 che gli permette di ricandidarsi alla presidenza per altri due mandati di sei anni. Sì, Medvedev non brilla particolarmente.

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